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Sanità, pronti i nuovi maxi-ambulatori della Regione. A Modena saranno 25: ecco dove

di Maria Sofia Vitetta
Sanità, pronti i nuovi maxi-ambulatori della Regione. A Modena saranno 25: ecco dove

I nuovi modelli della Regione: si chiamano Aft con medici di famiglia, pediatri e specialisti

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MODENA. Un’età media di 47 anni, 4 milioni e 450mila abitanti, il 36,5% dei cittadini colpiti da almeno una patologia cronica ed il 3,6% da più di tre: questo è il panorama delle dinamiche regionali demografiche e sociali, caratterizzato anche da un calo evidente delle nascite e da un progressivo invecchiamento della popolazione.
All’attuale situazione, che influisce sulle esigenze in ambito sanitario, l’Emilia Romagna intende far fronte con l’introduzione di nuove forme organizzative, migliorando l’accesso alle cure e superando la frammentazione tra le diverse figure mediche che operano sul territorio.

La novità
La ridefinizione dei modelli assistenziali consisterà nell’istituzione e nell’attuazione di nuove forme organizzate della medicina convenzionata, Aggregazioni funzionali territoriali (Aft) e Unità complesse di cure primarie (Uccp), il cui atto di programmazione regionale è stato approvato dalla Giunta dell'Emilia Romagna nei giorni scorsi.
Le Aft, che coinvolgono esclusivamente medici di medicina generale, pediatri di libera scelta e specialisti ambulatoriali, avranno sede presso una Casa della Comunità. 
Oltre a garantire una continuità del servizio assistenziale, prenderanno in carico i pazienti cronici, si occuperanno di programmi di prevenzione e contribuiranno a ridurre il numero di accessi impropri al pronto soccorso.
Gli Aft previsti in tutta l’Emilia Romagna sono 215. Tra questi, 25 saranno dislocati a Modena e provincia e riguarderanno i medici con il ruolo unico di assistenza primaria. Le Uccp, invece, sono state definite dalla regione “multiprofessionali”, in quanto saranno «presenti medici, ma anche altri professionisti» quali specialisti ambulatoriali, infermieri ed assistenti sociali.

L'assessore regionale Fabi
«Il nostro massimo impegno è garantire una risposta sempre più efficace e sostenibile del servizio sanitario regionale ai bisogni di salute dei cittadini, anche grazie agli investimenti del PNRR», ha affermato l’assessore regionale alla Sanità Massimo Fabi. Tuttavia i «Cau (Centri di Assistenza Urgenza) restano un elemento di positività del sistema che andrà meglio definito e rafforzato con il nuovo assetto». La Regione propone «un’organizzazione capillare e dettagliata», tanto che, per ciascuna Azienda USL dell’Emilia Romagna, “il piano definisce l'articolazione territoriale, le sedi e le tipologie”. La Casa della comunità presso cui ha sede l’Aft può essere definita “spoke”, cioè una sede territoriale più piccola, oppure “hub”, ovvero la struttura di riferimento principale per il coordinamento dei servizi.

Dove saranno

  • A Modena saranno tre le Case di Comunità (CdC) da intendersi come “hub”: CdC G.P. Vecchi (via Rita Levi Montalcini, 200), CdC Ghassan Daya e CdC via Panni. In provincia, invece, saranno altre le strutture a cui i cittadini potranno rivolgersi, come il CdC Carpi (piazzale Salvador Allende, 1), che è hub anche per Campogalliano e Soliera ed il CdC Castelfranco (piazzale Grazia Deledda) per gli abitanti delle zone di Castelfranco, San Cesario, Nonantola, Bomporto, Ravarino e Bastiglia.

 

  • Pavullo e Serramazzoni, invece, faranno riferimento al CdC Pavullo, mentre Riolunato, Pievepelago, Fiumalbo, Montecreto, Fanano, Sestola, Polinago, Lama al CdC Fanano (via Sabbatini, 31).

 

  • La CdC Vignola è hub, oltre che per la città, anche per Marano, Guiglia, Castelnuovo, Castelvetro, Zocca e Montese, mentre la CdC “Nicolaus Machella” di Spilamberto (via Quartieri, 30) lo è per Spilamberto e Savignano.

 

  • Presso il CdC Orizzonte di Salute di Sassuolo (viale Fratelli Cairoli, 19) ed il CdC di Formigine (via Mazzini, 15), inoltre, confluiranno anche i cittadini di Fiorano e Maranello.

 

  • Montefiorino, Palagano, Frassinoro e Prignano afferiranno al CdC Valli Dolo, Dragone e Secchia – Montefiorino (via Casa Volpe, 2).

 

  • Infine, CdC Mirandola (via Antonio Fogazzaro, 6) è hub per Cavezzo, Concordia, Medolla, San Possidonio, San Prospero, mentre Camposanto, Finale, San Felice faranno riferimento al CdC Finale (piazza Antonio Gramsci, 5/6).


Tra Modena e provincia saranno istituiti anche 7 Aft dei pediatri di libera scelta e 3 di specialisti ambulatoriali interni, veterinari e altre professionalità.

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