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Elezioni 2025

Sauro Borghi sindaco di San Prospero per la terza volta: «Premiate esperienza, continuità e onestà con cui ho sempre lavorato»

di Chiara Marchetti

	Borghi stringe la mano alla sfidante Baraldi
Borghi stringe la mano alla sfidante Baraldi

Nell’unico Comune al voto in provincia di Modena arriva una riconferma dopo la parentesi del commissariamento, nonostante la spaccatura nel centrosinistra: vittoria con il 52,3% di voti, mentre Bruno Fontana si ferma al 26,65% ed Eva Baraldi al 21,03%

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SAN PROSPERO. Sarà Borghi tris. Gli elettori di San Prospero hanno sentenziato il terzo mandato per Sauro Borghi, da ieri neosindaco del paese della Bassa con un netto vantaggio dopo un anno di commissariamento. Sono stati 1.443 i cittadini che hanno scritto una X sul suo nome in cabina elettorale, pari al 52,32% dei votanti totali. Il rimanente 47% se lo sono divisi gli altri due contendenti: Eva Baraldi con la sua civica di centrosinistra “Un Comune per tutti” ha totalizzato il 21,03%, mentre Bruno Fontana con la civica di centrodestra “San Prospero per il cambiamento” ha ottenuto il 26,65%. Entrambi gli sconfitti avranno due seggi a testa in Consiglio comunale, mentre Borghi ne avrà otto. Su 4.774 elettori, i votanti sono stati 2.801 pari al 58,67%. Numeri bassi se confrontati all’affluenza del 2019, quando andarono alle urne il 70,48% degli aventi diritto. Con una corsa a tre, niente era scontato e per due giorni i sanprosperesi sono rimasti in attesa di sapere chi avrebbe avuto la meglio.

Le parole di Borghi

Molti credevano che il centrosinistra spaccato avrebbe favorito Fontana e la sua lista, ma «forse è stata premiata l’esperienza, la continuità e l’onestà con cui ho sempre lavorato» ha ipotizzato Borghi al termine dello spoglio. «Visto il commissariamento, potrei considerarlo come un primo mandato», scherza il primo cittadino. Poi torna serio: «È stata una campagna elettorale tosta e avere tre liste ha messo in apprensione tutti. Da parte degli elettori di centrosinistra c’era preoccupazione perché avere due candidati poteva portare a una vittoria del centrodestra, ma per fortuna non è accaduto». Le elezioni, però, non si vincono mai da soli. «Devo ringraziare la mia squadra fantastica composta da tanti giovani. Sono loro che mi hanno dato la spinta per andare avanti, proponendomi anche tante idee. Il nostro è un programma semplice, perché sappiamo bene le priorità di San Prospero e che risposte dare ai cittadini, quindi proseguiamo su questa strada». Da ieri è cominciato il suo undicesimo anno da primo cittadino, un numero che «non mi pesa – confida – e anzi mi sono sempre messo a completa disposizione della comunità. Continuo a fare questo lavoro con amore e passione, e mi sento molto motivato per questa nuova avventura». Per ora non è ancora il momento di parlare della giunta. «Ho già un’idea, ma voglio guardare bene le preferenze, elemento da tenere in forte considerazione, e la disponibilità degli ipotetici consiglieri. È ancora presto, prenderò una decisione la prossima settimana». Una cosa, però, è certa: il centrosinistra va ricompattato. «È uno dei primi obiettivi – chiarisce Borghi – anche se voglio sottolineare che candidarsi sia una scelta democratica e ci sta. Tuttavia, questa spaccatura è stata un po’ inaspettata e credo che una delle priorità sia proprio riappacificare il centrosinistra». Per il neosindaco eletto «San Prospero ha bisogno di una comunità coesa, quindi ripartiamo da lì, sperando di avvicinare anche le persone del centrodestra. Il sindaco è il sindaco di tutti e spero che anche da parte loro ci sia più interesse a collaborare rispetto al passato». Con il Pd «siamo in buoni rapporti, anche i dem si sono trovati in una situazione anomala che, come ho ribadito, dobbiamo puntare a risolvere». Il mancato sostegno del Pd, come dimostrano i numeri, non ha pesato troppo alle urne. «Nella mia squadra non c’è gente troppo politicizzata e mi fa piacere perché dimostra che le persone hanno voglia di mettersi in gioco e lavorare per il bene della comunità a prescindere dai partiti. Comunque io non ho chiuso la porta in faccia a nessuno». Sull'affluenza «mi aspettavo di più – conclude Borghi – anche se in confronto alla media italiana non siamo andati nemmeno così male. Speriamo di fare meglio tra cinque anni».

La parole di Fontana

La lista civica di centrodestra “San Prospero per il cambiamento” di Bruno Fontana ha ottenuto 735 voti, pari al 26,65% del totale. Cifra che lo conferma all’opposizione del paese della Bassa, con due seggi in Consiglio comunale. «Non solo molto soddisfatto – commenta – ma i cittadini che votano hanno sempre ragione ed è giusto che Sauro Borghi festeggi altri cinque anni da sindaco. Io gli faccio i miei complimenti, perché comunque ha preso più voti di tutti». Riflettendo sull’affluenza, Fontana ammette: «È stata una campagna elettorale molto particolare e hanno inciso dei fattori esterni che hanno portato gli elettori di centrodestra a disinnamorarsi della politica. Certo è una questione che riguarda anche gli altri, visto com’è bassa la quota dei votanti. Credo significhi che abbiamo sbagliato qualcosa un po’ tutti». Come opposizione, l’ex candidato continuerà «a fare quello che abbiamo fatto nei cinque anni appena trascorsi, a eccezione dell’anno di commissariamento. Lasceremo lavorare il sindaco e vedremo che scelte farà. Staremo sempre attenti che tutto venga fatto nel rispetto delle regole».

Le parole di Baraldi

Sono 580 i sanprosperesi che hanno votato Eva Baraldi e la sua lista civica di centrosinistra “Un Comune per tutti”. L’ex assessora e insegnante in pensione ha ottenuto poco più del 21% dei voti totali, un risultato che la colloca direttamente tra i banchi della minoranza in Consiglio comunale con due seggi. «I cittadini sono sovrani – le sue parole dopo la sconfitta – e hanno votato chi li ha convinti di più. È normale che dispiaccia, quando si scende in campo lo si fa con la speranza di vincere». Ieri, appena è diventato palese che Sauro Borghi avesse più voti di tutti, l’ormai ex candidata è andata a stringergli la mano. «Sono stati più bravi di noi e mi sono complimentata. Voglio però ringraziare – prosegue – chi ha creduto nel nostro programma e voglio che sappiano che non li abbandoneremo. Saremo comunque in Consiglio comunale, vigili quando sarà necessario e collaborativi sui temi che potremo condividere con la maggioranza». Stare all’opposizione «sarà sicuramente poco divertente – ammette – però dipende sempre dallo spirito con cui si lavora. Se si vuole essere presente, lo spazio c’è».