Addio al musicista Lucio Bergamini: «Maestro, ora suona per gli angeli»
Originario di Finale, è morto a 69 anni in ospedale a causa di un male contro cui combatteva da tempo: ha insegnato al conservatorio prima a Modena e poi a Bologna, oltre ad aver suonato con gli Skiantos
FINALE. Avrebbe compiuto 70 anni a novembre Lucio Bergamini, musicista conosciutissimo nella sua Finale e non solo. Ma il male contro cui combatteva da tempo lo ha stroncato a 69 anni sul letto d’ospedale. Con un curriculum di alto livello ed esperienze ai piani nobili della musica, oltre che una breve parentesi con gli Skiantos, Bergamini era, però, prima di tutto l’anima della vita musicale finalese: se passando per il paese capitava di udire, da un locale o da un palco, il suono di una chitarra o di una tastiera si poteva stare certi che lui era lì.
La musica nelle vene
Docente prima all’istituto Vecchi di Modena e poi al conservatorio di Bologna, «a livello accademico, lui era un pianista di grandi scuole, ha suonato con Pastorino, si è diplomato con il massimo dei voti, un personaggio eclettico che oltre al piano ha studiato anche composizione e orchestrazione. Ha insegnato per molti anni all’istituto Vecchi di Modena, poi è passato al conservatorio Martini dove aveva tanto seguito tra i ragazzi per le sue competenze trasversali: riusciva a parlare a tutti, sia chi si interessava di musica classica sia chi di musica pop e commerciale» ricorda il maestro Massimo Nalbandian.
Il cordoglio a Finale
In paese coinvolgeva tutti: organizzava concerti ed esibizioni con i musicisti locali. E poi lo si vedeva sfrecciare con la sua moto, altra grande passione. «Per noi finalesi resterà sempre l’anfitrione del coro di don Oscar e il frontman del gruppo spettacolare di non musicisti Alchermes e i suoi Savoiardi, che ha allietato le tribune dei dilettanti allo sbaraglio. Alcuni anni fa subì un delicato intervento chirurgico, e, come amministrazione comunale, dopo un anno di convalescenza, organizzammo il suo rientro musicale: un concerto solista al pianoforte in piazzale Caroli, davanti al Teatro Sociale. Fu un'esibizione memorabile. Adesso il nostro caro amico maestro suona per gli angeli».
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