Guerra Israele-Palestina, Carlo Giovanardi: «Propaganda di Hamas come le vignette naziste che circolavano a Modena»
L’intervento dell’ex senatore dopo un convegno a Prato con la ricercatrice Domitilla D’Angelo sulla seconda guerra mondiale: «Nel 1945 si voleva far credere che gli alleati fossero criminali, senza alcun cenno a Mussolini e Hitler. Lo stesso accade oggi, sulla base di un antisemitismo dilagante»
MODENA. «Ma gli alleati che ci hanno liberato dal nazifascismo erano nel giusto o erano dei criminali?». A porre la domanda è l’ex ministro e senatore Carlo Giovanardi, che interviene così sul tema Israele-Palestina partendo dal nostro passato.
Le vignette dei nazifascisti
«Sabato 24 maggio, durante un convegno a Prato con la ricercatrice Domitilla D’Angelo –spiega – sono state presentate una serie di vignette di propaganda che i nazi-fascisti distribuivano nel Modenese, così come nel resto del nord del Paese, tra il 1944 e il 1945. Quando queste vignette sono state proiettate – continua l’onorevole Giovanardi – anche se in qualche modo le avevo già viste, non potevo credere ai miei occhi, perché sono esattamente uguali a quelle della propaganda portata avanti dai criminali di Hamas nei confronti degli israeliani. Nelle vignette del ’45, gli alleati appaiono come criminali assassini, con i corpi dei bimbi dilaniati in primo piano. Una propaganda fatta proprio da quelli che a Monchio, Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema stavano massacrando migliaia di uomini, donne e bimbi, con stragi efferate. Nelle vignette che venivano diffuse anche nella nostra provincia, i criminali erano quelli che ci stavano in realtà liberando, senza alcun cenno al fatto che erano stati Mussolini e Hitler a scatenare la guerra».
La situazione di oggi
Giovanardi passa così alla situazione odierna in Israele: «Ora non c’è dubbio che sia stata Hamas a invadere Israele – riprende – massacrando innocenti, teorizzando la cancellazione di quel Paese e tenendo in ostaggio persone innocenti. Quella guerra finirebbe in un attimo se questi ostaggi venissero liberati. Trovo paradossale – conclude l’ex senatore – che mentre i nostri padri stavano dalla parte degli alleati, salutati come liberatori anche se anche a Modena abbiamo avuto 400 morti colpiti dalle loro bombe, oggi invece sulla base di un antisemitismo dilagante si tenda a dar ragione agli aggressori e non agli aggrediti, che fanno esattamente quello che fecero Usa e Gran Bretagna alla fine della guerra».