Rischia di annegare nel Secchia: ragazza di 21 anni salvata
Emergenza ieri pomeriggio a Campogalliano, ma a lieto fine: la giovane è stata portata in ospedale a Baggiovara e ora sta bene. Il plauso del sindacato Usmia: «Grande lavoro di squadra di carabinieri, vigili del fuoco e soccorritori, si è compiuto un miracolo»
CAMPOGALLIANO. Una ragazza di 21 anni soccorsa tra le acque del fiume Secchia, dove ha rischiato seriamente di annegare, se non fosse stato per il tempestivo intervento.
L’allarme
L’allarme è scattato ieri pomeriggio verso le 15.30 a Campogalliano all’altezza del ponte della Barchetta, sulla sponda destra del fiume Secchia. Dalle segnalazioni fatte ai carabinieri (sul posto con il comandante della stazione di Campogalliano e la pattuglia del Radiomobile di Carpi) era emerso che la giovane, italiana, era finita nel fiume, e si trovava in una situazione di grande pericolo, perché non riusciva a tornare a riva. Poteva annegare da un momento all’altro. Da qui la richiesta d’intervento ai vigili del fuoco, che hanno attivato il Reparto volo di Bologna per la perlustrazione dall’alto del fiume, mentre via terra arrivava da Modena la squadra Saf, specializzata nel soccorso Speleo-Alpino-Fluviale.
Il soccorso
La ragazza è stata localizzata tra le acque e tratta in salvo dai pompieri. Un intervento particolarmente delicato, che si è concluso verso le 16.30. Poteva essere la cronaca di una tragedia, invece la ragazza è stata recuperata sana e salva, solo infreddolita e in stato di evidente prostrazione mentale, oltre che fisica. È stata quindi affidata alle cure del 118, giunto sul posto con un’ambulanza che ha immediatamente condotto la ragazza all’ospedale di Baggiovara, per gli accertamenti necessari.
Il plauso
La vicenda a lieto fine è stata commentata dal sindacato Usmia Carabinieri Emilia-Romagna, che ha espresso «il proprio plauso per il gesto del comandante della Stazione e per i colleghi che, con prontezza e coraggio, si sono improvvisati soccorritori dimostrando ancora una volta che essere carabinieri significa esserci, sempre, anche fuori servizio. A loro e ai vigili del fuoco va il nostro ringraziamento: a Campogalliano la tempestività, l’umanità e il lavoro di squadra hanno fatto la differenza». Usmia sottolinea che «si è sfiorata la tragedia, ma si è compiuto un piccolo miracolo», ricostruendo l’accaduto: «Il comandante della Stazione dei Carabinieri del paese, libero dal servizio, riceve una chiamata sulla propria utenza telefonica privata: “C’è un manichino nel fiume... non so se sia una persona o no.” Senza esitare un secondo, il comandante allerta la pattuglia in turno e si precipita immediatamente sul posto. Appena giunto sulle sponde del fiume Secchia, si rende conto che non si tratta affatto di un manichino: quella figura in acqua è una giovane donna, ancora viva, in evidente stato di pericolo. Con lucidità e sangue freddo, allerta i vigili del fuoco e, affiancato dalla pattuglia sopraggiunta – composta da due carabinieri – non esita a scendere nel fiume per tentare il salvataggio. Pochi istanti dopo arrivano i vigili del fuoco: insieme, carabinieri e soccorritori riescono a trarre in salvo la ragazza, riportandola sulla scarpata e affidandola alle cure del 118. Oggi la giovane sta bene. E possiamo parlare, senza retorica, di un miracolo».
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