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La tragedia della strada

Schianto auto-moto a Carpi, Ermes Benatti muore a 56 anni

di Daniele Montanari

	L'incidente in cui ha perso la vita Ermes Benatti
L'incidente in cui ha perso la vita Ermes Benatti

L’operaio carpigiano 56enne era alla guida della sua Kawasaki Ninja 1000: fatale l’impatto con una Fiat 500 L all’incrocio tra via Cavata e via Tre Ponti. Vani tutti i tentativi di rianimazione

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CARPI. Un altro tragico incidente sulle strade della provincia di Modena. Un altro morto, ancora un motociclista. A neanche un mese dalla tragedia di Campogalliano in cui aveva perso la vita Marco Malagoli, 65enne di Rovereto. Il terribile schianto è stato fatale a Ermes Benatti, operaio 56enne di Carpi con una grande passione per la sua amata moto da corsa, una Kawasaki Ninja 1000.

L’incidente

Benatti stava guidando la moto in una bella mattinata di sole. Era nel tragitto casa-lavoro, e stava percorrendo via Cavata, strada che dalla periferia di Carpi raggiunge la campagna a est della città, in un lungo rettilineo. È successo tutto in un attimo, poco prima delle 13, all’altezza dell’incrocio con via Tre Ponti: lo scontro con una Fiat 500 L. Un impatto devastante che non ha lasciato scampo al motociclista. La dinamica è in corso di ricostruzione da parte della polizia locale delle Terre d’argine, ci sono diversi elementi da vagliare. La certezza è che, in modo piuttosto insolito, l’impatto ha coinvolto e danneggiato la parte posteriore di entrambi i mezzi: della moto così come della macchina. Come si sia verificato, è tutto da approfondire, pare però che dai primi riscontri non risultino altri mezzi coinvolti nell’incidente. L’impatto è stato spaventoso: il 56enne è stato sbalzato dalla moto subendo traumi che sono apparsi subito gravissimi. Non ha mai ripreso conoscenza.

I soccorsi

È scattato subito l’allarme, che ha portato sul posto l’ambulanza del 118 e anche l’elicottero, arrivato dal Maggiore di Bologna per tentare un immediato trasporto in ospedale. Ma è dovuto rientrare a vuoto: dopo 40 minuti di tentativi di rianimazione, il medico si è dovuto arrendere constatando il decesso. Troppo gravi i traumi riportati, che ne hanno compromesso in modo irrimediabile le funzioni vitali. Sconvolta la signora alla guida dell’auto, una 72enne: è stata portata in ospedale, ma solo per gli accertamenti necessari in questi casi. Non ha mai corso pericolo di vita, ma ha subito un forte choc per l’accaduto.

Le indagini

Sul posto per i rilievi, come detto, la polizia locale delle Terre d’argine, che dovrà chiarire una dinamica di incidente abbastanza particolare. I due mezzi infatti si sono scontrati entrambi sul retro. È possibile, ma si tratta di una prima ipotesi, che la macchina sia stata raggiunta – quindi tamponata – dalla moto già in fase di caduta. È possibile cioè che la perdita di controllo sia avvenuta prima dello scontro, e che la moto si sia girata su se stessa andando a impattare contro la macchina. «Me lo sono vista arrivare addosso»: questo ciò che avrebbe dichiarato la signora sulla 500 a caldo ai soccorritori, visibilmente scossa dall’accaduto. Dai primi riscontri pare in effetti che la macchina procedesse a una velocità non sostenuta, da stabilire invece ancora quale fosse quella della moto. Di certo sull’asfalto non sono rimasti segni di frenata, come se il motociclista si fosse reso conto davvero solo all’ultimo di ciò che stava accadendo. Ultimati i rilievi, la salma su disposizione della Procura è stata condotta dalle onoranze Ferrari di Carpi in Medicina legale, per gli accertamenti di competenza. Data l’evidenza delle cause di morte, è possibile che non venga eseguita l’autopsia, e che la salma venga messo presto a disposizione dei famigliari per il funerale.

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