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Viabilità e disagi

Smart working e orari flessibili ai pendolari del ponte Veggia

di Gabriele Farina

	I lavori al ponte sono in programma dal 16 giugno al 16 agosto 2025
I lavori al ponte sono in programma dal 16 giugno al 16 agosto 2025

La misura è promossa dai Comuni del distretto ceramico

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SASSUOLO. Flessibilità oraria e lavoro da casa per chi deve attraversare il ponte Veggia.

Sono state approvate le linee guida del sindaco Matteo Mesini e della Cisl in vista dei lavori al ponte dal 16 giugno al 16 agosto 2025.

L’opera resterà chiusa per almeno due mesi con un nuovo assetto del trasporto pubblico e modifiche negli spostamenti dei privati.

«Un grande passo avanti»

I Comuni del distretto ceramico hanno assunto gli impegni della flessibilità oraria e dello smart working per i dipendenti. La proposta è stata condivisa dai rappresentanti delle imprese al tavolo interprovinciale di martedì 27, convocato da Mesini.

«Un ottimo incontro e un grande passo in avanti – hanno detto a una voce Francesco Bini (Cisl Distretto ceramico) e Aziz Sadid (Cisl Tresinaro Secchia) – abbiamo trovato strumenti condivisi per gestire il cantiere del ponte Veggia e il problema del super traffico, superando diffidenze storiche. Le proposte di Cisl Emilia Centrale si sono integrate con quelle istituzionali per difendere la qualità della vita e del lavoro di un intero territorio. Avanti tutta, ora bisogna passare dalle parole ai fatti, il 16 giugno è dietro l’angolo».

Da quel giorno (un lunedì) il ponte sarà chiuso al traffico e l’unico collegamento tra Sassuolo e Casalgrande sarà il ponte sulla Secchia lungo strada provinciale 467.

L’obiettivo delle novità è alleggerire il traffico soprattutto negli orari di punta, evitando la formazione di code che si potrebbero estendere per decine di chilometri.

La “no drive zone”

La Cisl ha lanciato la proposta della “no drive zone” per i conducenti di mezzi pesanti negli orari “caldi” del traffico. Il punto è stato discusso al tavolo di martedì.

«Ci fa molto piacere che il tavolo abbia discusso senza tabù anche sulla proposta più strong del nostro pacchetto: l’introduzione di una no drive zone per il traffico pesante negli orari di punta del traffico – hanno aggiunto gli stessi due esponenti della Cisl – L’ha fatta propria il sindaco Mesini e il mondo ceramico ha aperto in modo importante, anche a riguardo dei mezzi che trasportano le materie prime all’interno degli stabilimenti».

I due sindacalisti sono fiduciosi sulla buona riuscita dell’operazione per un elemento. «Riteniamo molto importante che Confindustria Ceramica si sia impegnata a darne la massima comunicazione alle aziende associate – hanno spiegato ancora – Nel distretto si muovono ogni giorno più di ventimila persone, togliere dalla morsa del traffico una quota di questi mezzi sarebbe un vantaggio importante».

Cambia la viabilità

Parlando di movimenti, l’impresa a cui è stato affidato il cantiere ha garantito lavori per sette giorni alla settimana per evitare ulteriori disagi al traffico. Saranno impegnate più squadre su due turni con operazioni svolte anche in notturna. Non è escluso un terzo turno in caso di possibili emergenze.

Resta ancora da ufficializzare come si sposteranno i mezzi di soccorso. Come ricordato dalla Cisl, è stato proposto alla Regione di consentire il passaggio sulla traversa della diga di Castellarano. Manca però l’ufficialità.

Inoltre, cambierà la circolazione in via Regina Pacis dove saranno posizionati “new jersey” in modo da rendere più scorrevoli i collegamenti da est a ovest. Non si potrà invece attraversare nelle direzioni nord e sud.

Interventi e controlli

Al tavolo c’erano i presidenti delle Province di Modena (Fabio Braglia) e Reggio Emilia (Giorgio Zanni), i sindaci di Sassuolo (Matteo Mesini, appunto) e Casalgrande (Giuseppe Daviddi). Presenti anche rappresentanti di Confindustria Ceramica, di Cna, di Lapam Confartigianato e delle organizzazioni sindacali confederali.

Il cantiere prevede la creazione di un marciapiede sicuro e illuminato largo un metro e venticinque centimetri, protetto da guardrail. Saranno consolidati l’impalcato, le fondazioni e le pila per rendere più sicuri i passaggi dei mezzi sul ponte.

L’opzione del senso unico alternato è stata esclusa in virtù della larghezza del ponte (circa sei metri e mezzo) e della presenza di un’infrastruttura ferroviaria.

Gli operai interverranno per potenziare la sicurezza su tre versanti: strutturale, stradale e fluviale. Il ponte sarà quindi più sicuro per tutti i veicoli, pesanti e non. Permetterà anche ai pedoni e ai ciclisti di attraversarlo. Infine, si prevede dopo i lavori un migliore deflusso delle acque del Secchia.

Per i lavori sono previsti oltre otto milioni e 344mila euro, di cui quasi sette milioni derivanti dai Comuni e da finanziamenti ministeriali e circa un milione e mezzo da mutui regionali.

Le forze dell’ordine monitoreranno i passaggi sulla Pedemontana e vi saranno pattugliamenti fissi dalle 7.30 alle 8.30 e dalle 17 alle 18.30.  

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