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Le indagini

Furti in gioielleria, ladri “incastrati” dalla sedia a rotelle


	Le indagini sono state condotte dai carabinieri
Le indagini sono state condotte dai carabinieri

Un modenese e un ravennate avevano colpito due volte a Cervia e Punta Marina, per un bottino complessivo di quasi 41mila euro: uno di loro è stato immortalato dalle telecamere sulla carrozzina motorizzata e qulle immagini sono state decisive per identificarlo

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RAVENNA. Puntavano le gioiellerie e in almeno un paio di casi hanno fatto bingo. A distanza di dieci giorni hanno colpito due volte, prima a Cervia e poi a Punta Marina, per un bottino complessivo di quasi 41mila euro. Forse non si aspettavano di essere ripresi da più telecamere che, nonostante la scarsa qualità delle immagini a causa del buio, hanno colto un elemento più che distintivo in uno dei due ladri: il fatto che fosse in sedia a rotelle.

I due colpi

È stato proprio questo uno degli indizi che, nei giorni scorsi, hanno portato una misura restrittiva nei confronti di due italiani, uno di origine ravennate e uno modenese, entrambi indagati per furto aggravato in concorso. Ieri sono comparsi in tribunale per l’interrogatorio di garanzia davanti al gip. Il primo episodio contestato risale all’8 aprile scorso. Quella notte una gioielleria è stata “alleggerita” di 15.880 euro, valore dei gioielli esposti e spariti nel cuore della notte. Il 18 aprile è toccato a un’altra gioielleria di Punta Marina. In questo caso i due avrebbero utilizzato probabilmente una cesoia per lamiera per aprirsi un varco nella saracinesca e, successivamente, una fresa a tazza per forare il vetro blindato retrostante. Hanno asportato gioielli per un valore di circa 25mila euro.

Le indagini

Sono state avviate le indagini e tra gli elementi ritenuti fortemente indiziari, è emersa la carrozzina motorizzata di uno dei due, che ha permesso agli investigatori di risalire al presunto autore del furto. Il complice, inoltre, sarebbe stato ripreso anche in volto. Inoltre l’auto intestata al modenese è stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza. Ieri entrambi gli indagati sono comparsi davanti al gip. L’uomo in carrozzina si è avvalso della facoltà di non rispondere; l’altro ha rilasciato spontanee dichiarazioni, sostenendo di non conoscere l’altro e negando ogni coinvolgimento nei furti.

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