Calendario scolastico, come funziona lo “spring break” pensato dalla Regione: «Pausa a febbraio, vacanze estive più corte»
Isabella Conti, assessore all’Istruzione, alla Festa dell'Unità di Soliera ha illustrato le novità allo studio: «La revisione parte dalle difficoltà delle famiglie davanti a un periodo estivo lungo tre mesi». Ma gli albergatori della Romagna sono contrari
MODENA. Da sistemare ci sono ancora alcune cose, a partire dalla contrarietà degli albergatori della Romagna, decisamente preoccupati dalla prospettiva che le famiglie con bambini rinuncino alle vacanze al mare di inizio giugno. Dall’altra parte, ci sono le associazioni che avrebbero voluto partire subito, già dall’anno scolastico 2025-26, e hanno mostrato il proprio disappunto per una rivoluzione che ha bisogno di tempo.
Le novità
Al centro c’è il calendario scolastico regionale, e in particolare la rivoluzione che l’assessora all’Istruzione Isabella Conti ha in mente, sul modello di Paesi come la Francia, e che prevede uno “spring break”, ovvero una sosta primaverile, mentre a giugno si andrà a scuola più a lungo e a settembre si tornerà in classe prima. Una proposta che l’assessora ha illustrato venerdì sera, durante un’intervista sulla scuola organizzata dai Giovani dem alla Festa dell’Unità di Soliera. «Quella che ho proposto è una revisione del calendario scolastico - ha detto l’ex sindaca di San Lazzaro di Savena - partendo dal fatto che le famiglie sono in difficoltà davanti a un periodo estivo che dura più di tre mesi. Per questo abbiamo pensato a uno “spring break”, una pausa di primavera, che avrebbe anche l’obiettivo di far “staccare” gli studenti in mezzo a un anno scolastico molto lungo».
La sprig non proprio… spring
In realtà, ha spiegato l’assessora, lo “spring break” a cui lavora la Regione, non è propriamente... spring: «Tutti hanno in mente marzo e aprile - ha precisato dal palco della Festa - ma in realtà la pausa, probabilmente di una settimana, sarà a febbraio, a metà anno scolastico, mentre la fine della scuola sarà posticipata di una settimana a giugno, con la possibilità di anticipare il rientro a settembre». Una proposta che piace a tanti genitori, ma che ha fatto sollevare gli albergatori della Romagna, che puntano molto sulle vacanze delle famiglie con bambini a giugno: «Tutti hanno le loro legittime ambizioni - ha detto ancora Conti - proprio per questo stiamo costruendo un tavolo in cui metteremo insieme tutti gli stakeholder, in modo da trovare soluzioni condivise». Tra i problemi da affrontare c’è anche quello di un giugno sempre più caldo nelle città, con la prospettiva di restare a scuola con temperature molto alte: «Stiamo cercando gli strumenti per fare didattica all’aperto - ha chiuso l’assessora - mentre un altro aspetto che affronteremo è quello delle vacanze di febbraio, per le quali andranno individuate nuove attività parascolastiche per non lasciare sole le famiglie se i figli saranno a casa».