Montese piange la maestra Graziella: «Innamorata della vita fino all’ultimo»
Fatale un malore a 77 anni. Ha insegnato alle scuole elementari tra Montese, Salto e Maserno, è stata anche catechista, volontaria Avap e donatrice dell’Avis
MONTESE. Gioiosa, nonostante le difficoltà, sensibile e attenta al prossimo. Al punto da lasciare come ultima volontà la donazione dei suoi organi. Montese piange Graziella Giusti, scomparsa a 77 anni.
Chi era Graziella Giusti
È stata una storica maestra, insegnando per tutta la vita alle elementari, tra Montese, Salto e Maserno, facendo crescere generazioni di bambini. Uomini oggi, che la ricordano ancora con tanto affetto. Quando è andata in pensione ha continuato a educare come catechista, lasciando il segno anche qui, tra ragazzi che ancora venivano a trovarla a casa per parlare, confidarsi, chiedere consigli sulla strada della vita. La sua attenzione e apertura alla comunità l’hanno portata anche, una ventina d’anni fa, ad essere eletta in Consiglio comunale, tra le fila dell’opposizione. Faceva ancora la volontaria all’Avap di Montese: si occupava del trasporto dei pazienti dializzati. È stata anche donatrice di sangue per l’Avis, finché non ha raggiunto il limite d’età. Queste alcune pennellate per rendere chi era. Ma chi l’ha conosciuta potrebbe aggiungerne tante altre. Si è spenta venerdì sera – 31 maggio – a Baggiovara, per le conseguenze di un malore che l’ha colta all’improvviso a casa il 21 maggio. È stata portata via in elicottero, sottoposta a intervento, ricoverata in terapia intensiva ma non c’è stato niente da fare: venerdì è stata dichiarata la morte celebrale. La sua famiglia ha dato quindi l’assenso all’espianto degli organi, seguendo le sue ultime volontà. Lascia il marito Antonio Nadini, veterinario molto conosciuto a Montese, i figli Guerrino e Raffaele, nuore e nipoti, e il fratello Emilio, insieme agli altri parenti. I funerali, seguiti dalle onoranze Ferroni e Salomoni, saranno domattina, 3 giugno, alle 10, all’oratorio del Poggio di Montese. Poi si proseguirà per il cimitero di Monteorsello (Guiglia), di dov’era originaria.
Il legame con i suoi luoghi e la loro storia
È sempre rimasta legata ai suoi luoghi, e alla loro storia. Tanto da spendersi molto, negli ultimi anni, per una targa (inaugurata nell’ottobre 2021) che, nella vicina chiesa di Castellino delle Formiche, ricordasse don Ernesto Talè e la sua perpetua Maria Belleni, uccisi nel 1944. Graziella ci tenne tanto a quell’opera di memoria anche in ricordo di sua madre, che era di lì. «Nostra mamma era davvero una donna straordinaria – sottolineano i figli Guerrino e Raffaele – attaccatissima alla famiglia e innamorata della vita fino all’ultimo. Andava a messa tutti i giorni alle 18 e poi faceva un salto in piazza a prendere il caffè: aveva un sorriso e una buona parola per tutti. Andava ancora a spettacoli e concerti (era molto amica di Lalo Cibelli, ndr). A volte le dicevamo: “Ma non sei un po’ vecchia per queste cose?”. E lei rispondeva: “Proprio perché sono vecchia devo amare queste cose finché posso”».
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