Goldoni Keestrack, a rischio 107 posti di lavoro. Ma spunta un nuovo partner industriale
La crisi della storica azienda carpigiana di trattori agricoli potrebbe essere a un punto di svolta. Fiom Cgil incontra la proprietà: «Ci aspettiamo un rilancio economico e progettuale»
CARPI. Centosette. Sono i lavoratori in bilico alla Goldoni Keestrack di Carpi, storica azienda di trattori agricoli. Ma c’è uno spiraglio di futuro che si sta aprendo: l’ingresso di un nuovo partner che potrebbe rilanciare l’attività produttiva dell’impresa.
La situazione dell’azienda
Negli scorsi giorni presso la sede dell’azienda si è svolto il tanto atteso incontro sindacale, alla presenza della proprietà, della Fiom Cgil e della Rsu. L’incontro ha avuto come tema centrale le prospettive a medio termine dell’azienda, in un contesto che da oltre un anno vede i lavoratori impiegati mediamente per due giorni a settimana in cassa integrazione ordinaria. Tale situazione è determinata sia dalla crisi generale del settore che da problematiche interne, come la carenza di investimenti. La proprietà ha comunicato alla Fiom Cgil e alla Rsu che sono in corso contatti avanzati con un potenziale partner industriale, il cui ingresso potrebbe concretizzarsi già nella prossima settimana, con l’obiettivo di rilanciare le attività produttive e progettuali dello stabilimento.
Le richieste dei sindacati
La Fiom Cgil ha richiesto formalmente un nuovo incontro per i prossimi giorni al fine di ricevere aggiornamenti dettagliati sull’evoluzione della trattativa. «Dal nuovo partner ci aspettiamo il rilancio progettuale ed economico dell’azienda. Abbiamo ribadito con fermezza che qualsiasi nuovo soggetto che dovesse subentrare dovrà garantire il rispetto della piena occupazione e della centralità dello stabilimento di Carpi. Su questi due punti fondamentali non siamo disponibili a nessuna forma di mediazione. Vogliamo certezze sul piano industriale e non accetteremo riduzioni di personale. In Goldoni sono presenti alte professionalità che vanno salvaguardate e non possiamo permetterci di perderle» ha commentato Manuele Pelatti della Fiom Cgil di Carpi. La posizione del sindacato è chiara e ferma: ci sono 107 lavoratori, 107 famiglie, che hanno bisogno di risposte per il loro futuro. E queste risposte devono arrivare in tempi rapidi.
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