Gazzetta di Modena

Modena

L’incredibile caso

Folle corsa sulla Nuova Estense con la pistola in pugno

di Daniele Montanari
Folle corsa sulla Nuova Estense con la pistola in pugno

Superano a tutta velocità e puntano l’arma sui conducenti nel panico. I tre giovani di 22, 25 e 31 anni bloccati dai carabinieri all’ingresso di Pavullo e denunciati

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PAVULLO. Di corsa sulla strada, sfoderando la pistola e minacciando chi passa, come fosse una “stesa” in stile camorra. Episodio davvero allucinante quello accaduto mercoledì pomeriggio sulla Nuova Estense. E i protagonisti sono ancora una volta ragazzi.

La scorribanda

Erano le 18 circa. Una Ford Focus station wagon grigia stava salendo verso Pavullo con a bordo tre ragazzi pavullesi di 22, 25 e 31 anni (due di origine rumena e un italiano). Viaggiavano a forte velocità, e come se non bastasse all’improvviso hanno messo in atto una condotta folle: di volta in volta che superavano le macchine, uno di loro mostrava una pistola e la puntava contro il conducente dell’auto a cui passavano davanti, lasciandolo sgomento. Perché da vedere sembrava in tutto per tutto una pistola vera. Hanno seminato paura e panico con diversi sorpassi, rischiando di causare incidenti. Finché un cittadino non ha chiamato i carabinieri riferendo quello che stava incredibilmente succedendo. I militari si sono messi subito a caccia dell’auto, che è stata rapidamente identificata. A questo punto si trattava di bloccarla al momento giusto.

Fine corsa

L’intervento è scattato in via Marchiani, praticamente di fronte al forno Tazzioli: era per questo che si è formata la coda segnalata da diversi cittadini. I carabinieri hanno fermato l’auto incalzando subito i tre giovani sulle condotte che erano state segnalate sull’Estense, trovando conferma di tutto rilevando la presenza a bordo della macchina della pistola. Alla fine è risultata una pistola giocattolo, ma era stato tolto il tappino rosso quindi alla vista sembrava proprio una pistola vera. E ovviamente sfoderarla in quel modo all’indirizzo dei passanti costituisce un reato, anche se è un’arma finta. Per i tre giovani – che abitano in paese e stavano dunque rientrando a casa – si sarà trattato di un gioco. Ma hanno rapidamente imparato che non era tale: i carabinieri hanno denunciato tutti e tre per procurato allarme. Rischiano fino a sei mesi di carcere. Ovviamente – data la giovane età e il fatto che saranno senz’altro incensurati – non li faranno. Ma intanto dovranno prendersi un avvocato, che li aiuterà a riflettere sulla loro assurda condotta. Un “gioco” a fare i criminali che rilancia l’allarme giovanile a Pavullo, dove negli ultimi mesi ragazzi e ragazze sono stati protagonisti di episodi ben lontani dalle abitudini della città.