Epilessia, un cane da allerta medica per aiutare una bimba di tre anni
Potrà prevenire le crisi della piccola Lucia, farmaco-resistente a causa della sindrome di Dravet, grazie a un lungo addestramento svolto dall’associazione Collare d’Oro tramite il progetto “Il Cane Sospeso”
MODENA. Lucia, una bambina di 3 anni modenese, avrà un cane speciale al suo fianco: un cane da allerta medica che preverrà le crisi epilettiche avvisando i suoi genitori. Lucia per la sindrome di Dravet è farmaco-resistente: ciò significa che i farmaci antiepilettici non sono sufficienti a mantenere un controllo sulle crisi. Per questo un cane da allerta medica cambierà drasticamente la sua vita. Il cane, cresciuto e addestrato al soccorso dall’associazione Il Collare d’Oro, potrà avvisare preventivamente i genitori della bambina, e monitorare il suo benessere. Il naso è uno strumento infallibile per identificare in anticipo sintomi impercettibili all’occhio umano. In più, il cane migliorerà il benessere psico-fisico della famiglia: sarà fonte di affetto, compagnia, fiducia oltre che di grande aiuto.
L’associazione
Gianfranco Cancelli è il presidente dell’associazione con sede a Milano, che dal 2019 è attiva in tutta Italia. «Come istruttore di sport cinofili, ho avuto a che fare con un ragazzo vittima di bullismo», racconta ricordando che affiancando al giovane un cane lo ha aiutato ad acquisire così più confidenza con sé stesso, autostima e riscatto social. È stata l’occasione per Gianfranco di conoscere anche la sorella del ragazzo, che soffre di autismo: «Io non conoscevo l’autismo, che ho imparato non essere né una malattia, né una patologia, ma una sindrome. Per la prima volta mi sono davvero confrontato con lo spettro autistico, e ho deciso di approfondire».
L’istruttore
Abbandonando le competizioni cinofile, Gianfranco Cancelli si è formato all’estero con sua moglie per portare anche in Italia la figura professionale di assistenza per l’allerta di crisi epilettiche. Tra Austria e Francia, l’esperienza ha permesso ad oggi di formare 35 cani ed avere circa 140 tesserati in tutta Italia, tra ragazzi, famigliari e volontari. L’associazione Il Collare d’Oro è stata ospite di alcune puntate della trasmissione televisiva Le Iene, dove hanno dato voce alla storia di Cleopatra, altra ragazza parte dell’associazione. Con i soldi raccolti, Lucia è entrata nel progetto “Il Cane Sospeso”. L’associazione ha aperto una raccolta fondi per aiutare un prossimo associato/a nel dispendioso allenamento del cucciolo, e nel mantenimento una volta entrato in famiglia. Come Lucia, si vuole ora aiutare un'altra persona. Il Collare d'Oro da anche molta attenzione anche alla figura dei caregiver, che quotidianamente si prendono cura dei famigliari a tempo pieno: necessitano supporto psicologico e attenzione. Gianfranco Cancelli spiega: «Organizziamo diverse iniziative per le famiglie. Domenica tutta l’associazione è venuta in visita al Museo Ferrari di Maranello, una giornata come altre organizzate per dare alle famiglie occasioni di socialità e esperienze oltre all'assistenza in senso stretto».
Il Collare d’Oro ha a disposizione diverse figure professionali: uno psicologo, uno psichiatra, terapisti del comportamento e veterinari. L’iter di adozione del cane da allerta medica dura circa 2 anni: servono almeno 18 mesi di training del cucciolo, e attenzione al cane dall’allevamento di provenienza, i test genetici, l’alimentazione. «In più – prosegue – per tutta la vita del cane l’associazione supporta le famiglie perché l'obiettivo non è possedere un cane, ma avere l’autonomia familiare del supporto e della forza di un cane da allerta».