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La tragedia

Maria Vittoria, morta nel tragico schianto: «Stava andando al lavoro, ne faceva tre per non far mancare nulla alla sua bimba»

di Daniele Montanari

	Maria Vittoria Fiozzi, morta nell'incidente sulla statale Motta, aveva 46 anni
Maria Vittoria Fiozzi, morta nell'incidente sulla statale Motta, aveva 46 anni

Fiozzi, 46enne di Cavezzo, ha perso la vita nell’incidente sulla strada statale Motta sabato 7 giugno. Il ricordo della madre: «Era una ragazza capace di grandi sacrifici. Dopo la nascita della figlia, che ha cresciuto con tanto affetto, non usciva più e lavorava quasi sempre»

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CAVEZZO. «Siamo straziati dal dolore. Adesso il nostro unico pensiero è la bambina. Dobbiamo farci forza per lei». È con voce rotta dall’emozione che Maria Angela Pinca parla della figlia Maria Vittoria Fiozzi, la 46enne di Cavezzo vittima di un terribile incidente sulla strada Statale Motta, nel territorio comunale di Carpi, sabato 7 giugno. La sua Peugeot è uscita di strada all’altezza di stradello Ascari, capovolgendosi nel fossato e finendo contro il ponticello in cemento che l’attraversa. Un impatto devastante: è morta praticamente sul colpo.

Chi era Maria Vittoria Fiozzi

Maria Vittoria lascia i genitori Maria Angela, appunto, e Valter Fiozzi, molto conosciuti a Cavezzo per aver gestito per una vita il forno in via Garibaldi, fino alla chiusura nel 2013. E lascia la figlia di 12 anni, avuta dall’ex compagno, una ragazzina ormai, che era la sua vita. Era per lei che Vittoria in questo periodo stava facendo tre lavori: di giorno grafica pubblicitaria, di sera barista nel fine settimana al 39 Caffè di Carpi (era qui che doveva iniziare il turno sabato) e gli altri giorni al Mirabowling di Mirandola. «Lo abbiamo detto alla bambina stamattina, non volevamo che lo venisse a sapere da internet – spiega Maria Angela – è stato tremendo doverglielo dire, ma bisognava farlo. Adesso dobbiamo solo starle vicino con tanto affetto, è l’unica cosa che possiamo fare».

La vita per la figlia e il dolore

Vittoria come grafica aveva lavorato a lungo a Bologna, poi a settembre era tornata a Cavezzo, continuando in proprio. Ma pensando alla figlia, aveva cominciato a lavorare anche come barista di sera, per mettere da parte qualcosa per il futuro. «Vittoria era una ragazza capace di grandi sacrifici – sottolinea la madre – dopo che aveva avuto la bambina non usciva praticamente più, l’ha cresciuta con tanto affetto. Adesso, pensando a lei, aveva iniziato a lavorare anche alla sera: lavorava praticamente sempre. Era molto attaccata a lei, e alla casa: non riesco a credere che non ci sia più. E non riesco a capire il perché di un incidente del genere: forse ha sterzato per evitare un animale, forse è stato un abbaglio di sole, forse un colpo di sonno o un malore... Non lo so cos’è stato, so solo che non c’è più». La salma è stata condotta dalle onoranze Ferrari di Carpi in Medicina legale, dove verranno fatti gli esami disposti dalla Procura (forse però non ci sarà bisogno dell’autopsia). Poi verrà fissato il funerale, che sarà seguito dalle onoranze Cavicchioli di Cavezzo.

Il cordoglio del sindaco
«Siamo rimasti tutti profondamente colpiti da questa dolorosissima tragedia – sottolinea il sindaco di Cavezzo, Stefano Venturini – Vittoria era una ragazza solare, indipendente ma allo stesso tempo molto legata alla famiglia. I genitori, molto conosciuti a Cavezzo per i tanti anni passati nel forno, so che sono sempre stati legatissimi alla sua bimba, che oggi è ormai una ragazzina. Devono trovare in lei la forza di andare avanti, noi ci stringiamo a loro con tutto l’affetto della comunità».