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L’analisi

Referendum, la Cgil: «Modena e l’Emilia meglio del dato italiano, risultato comunque incoraggiante e i temi restano in campo»

di Ginevramaria Bianchi

	Daniele Dieci (Cgil Modena) commenta il referendum
Daniele Dieci (Cgil Modena) commenta il referendum

Il segretario provinciale Daniele Dieci: «Tutti i problemi posti dai referendum – lavoro stabile, dignitoso, tutelato e cittadinanza – rimangono, ripartiamo dalla partecipazione e dai bisogni delle persone. Il Pd provinciale: «Il nostro territorio è decisamente diverso dal panorama nazionale»

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MODENA. Sui 5 referendum su lavoro e cittadinanza dell’8-9 giugno, il voto a Modena e provincia sfiora, in media, il 40% (39,37%) degli aventi diritto: il 9% in più della media nazionale (30,58%) e l’1% in più della media regionale (38,09%). In provincia di Modena, il risultato si traduce in 206.000 persone che si sono recate alle urne, attestando una forte partecipazione, non troppo distante da quella vista per le elezioni regionali di novembre 2024.

Il commento della Cgil Modena

E di fronte a questi numeri, Daniele Dieci, segretario Cgil Modena, si dice “incoraggiato”: «La consultazione referendaria sul piano nazionale non ha raggiunto l'obiettivo del quorum, e quindi l’obiettivo di cancellare leggi che, come siamo convinti, peggiorano le condizioni di vita e lavoro delle persone - afferma - A Modena possiamo dire che il risultato è comunque incoraggiante, e ci consegna un’ulteriore responsabilità per non deludere le persone che sono andate a votare. Non c’è stato il raggiungimento del quorum, ma il risultato è un punto di partenza: tutti i problemi posti dai referendum (lavoro stabile, dignitoso, tutelato e cittadinanza) rimangono in campo».

Perché i modenesi che si sono recati alle urne, uomini, donne, giovani, anziani, hanno considerato i temi del lavoro e della cittadinanza «importanti per loro stessi e per un’idea solidale di società». «Per questo ripartiamo dalla partecipazione e dai bisogni della gente - aggiunge Dieci - Garantiamo che già da oggi la Cgil sarà di nuovo nei luoghi di lavoro e nelle piazze per confermare la propria presenza su questi temi, per ascoltare le persone, per affrontare paure e insicurezze della società. Ringraziamo il Comitato referendario modenese e tutte le associazioni aderenti che hanno messo in campo una grande campagna di sensibilizzazione. Ringraziamo i tanti volontari, i cittadini e le cittadine che hanno creduto in questa battaglia. La loro partecipazione ci dà speranza e forza per il futuro - conclude - garantendo che continueremo a fare la nostra parte».

Il commento del Pd provinciale

Non sono mancati i pareri a caldo del Pd, che ha affermato di «non potersi dire soddisfatto dall’esito complessivo dei referendum, che non hanno raggiunto il quorum». Ciò detto, sottolinea che «la fotografia che restituiscono l’Emilia-Romagna e il territorio della provincia di Modena è molto diverso da quello di altre zone del Paese». «Alle urne sono andate oltre 200 mila cittadini una percentuale che, rapportata alla totalità degli aventi diritto al voto, colloca i nostri territori in vetta in termini di sensibilità a temi come quelli oggetto di consultazione e, in assoluto, rispetto all’esercizio del diritto di votare ed esprimersi - dichiara Stefano Reggianini, segretario della Federazione provinciale, che vuole guardare ai risultati ottenuti con ottimismo e speranza - In provincia di Modena il risultato si traduce in numerosi centri, da Modena a Carpi, passando per Nonantola, Soliera e Castelfranco, in cui si supera ampiamente il 40% degli aventi diritto. Questa consapevolezza - precisa - deve spingerci a rimboccarci le maniche, impegnandoci per le battaglie di giustizia sociale che, se anche in tale frangente non hanno superato questo scoglio, non passano certo in secondo piano. Ci sono temi centrali, come la sicurezza sul lavoro, le tutele dei lavoratori, l’integrazione dei cittadini di origine straniera, che non sono e non potranno mai essere oggetto di tatticismo politico. Giuste battaglie che il centrosinistra modenese e italiano continuerà ad affrontare - conclude con fermezza - con l’obiettivo di farle diventare sfide di tanti».

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