Gazzetta di Modena

Modena

L'incredibile caso

Due settimane in suite senza pagare: il truffatore seriale degli alberghi di lusso colpisce anche a Modena

di Daniele Montanari

	L'Hotel Guerro di Castelvetro
L'Hotel Guerro di Castelvetro

Il 47enne è stato arrestato all'Hotel Guerro di Castelvetro: in 18 mesi ha accumulato più di 60 denunce per casi simili in tutta Italia. Fuori dal tribunale: «Volevo pagare, ma...»

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CASTELVETRO. Ha “colpito” anche in provincia di Modena il truffatore, noto alle cronache di larga parte d’Italia per le sue truffe in alberghi lussuosi, dove soggiornava senza pagare.

Il soggiorno di lusso

Il 47enne, nativo di Pompei ma domiciliato a Desio (Monza-Brianza), nei suoi viaggi ha fatto tappa all’Hotel Guerro di Castelvetro, albergo a 4 stelle dove è arrivato il 26 maggio chiedendo di andare ad alloggiare in una delle suite più lussuose. Ha fornito false generalità, dicendo di aver smarrito i documenti, e ha dato in garanzia per il pagamento della permanenza una carta di credito. Ha quindi dato seguito al suo periodo di soggiorno castelvetrese apprezzando tutte le comodità della suite, a partire dal ricco frigobar.
Doveva restare solo pochi giorni, ma poi ha di volta in volta prolungato la permanenza. Senza però sborsare un euro ai titolari dell’albergo. Di rimando in rimando, è arrivato al 9 giugno: due settimane di presenza in albergo che hanno portato il conto complessivo a 1.850 euro, di cui 110 solo di frigobar. Importo di rilievo di cui non aveva corrisposto assolutamente nulla, nonostante i solleciti. A quel punto i gestori dell’hotel sono ricorsi alla sua carta di credito, ma quando hanno fatto per prelevare il dovuto, la carta si è rivelata non funzionante. Allora hanno chiamato i carabinieri di Castelvetro, che sono arrivati immediatamente sul posto sorprendendo il 47enne mentre se ne stava tranquillo nella suite. Preso atto dei mancati pagamenti e appurata la sua reale identità, lo hanno quindi arrestato per truffa aggravata, denunciandolo anche per sostituzione di persona. Gli sono stati sequestrati i 214 euro in contanti che aveva con sé, assieme a quattro cellulari. Dagli accertamenti compiuti, è emerso che il truffatore ha accumulato negli ultimi 18 mesi più di 60 denunce per truffe ed insolvenze fraudolente commesse ai danni di altrettante strutture ricettive del nord Italia.

«Mi sono trovato bene»

Assistito dall’avvocato Miras Athanassios (in sostituzione del suo legale di Milano), questa mattina il 47enne è comparso davanti al giudice Roberto Mazza per la direttissima. Non ha fatto alcuna dichiarazione sull’accaduto: il giudice ha convalidato l’arresto, disponendo per lui l’obbligo di firma quotidiano presso i carabinieri di Desio, avvertendolo che se non lo rispetterà corre il concreto rischio che la misura cautelare venga aggravata. Uscito libero dal tribunale, l’uomo  ha tenuto a precisare che aveva comunque intenzione di pagare l’hotel, anche se non ha precisato quando: «Volevo pagare, è che mi trovo da un po’ di tempo in una situazione economica difficile – ha spiegato – io sono uno che ha lavorato tanto in passato come agente di commercio e avevo le mie entrate. Ma dal 2021 la mia attività è andata in crisi per una serie di ragioni, e devo un po’ arrangiarmi. Da gennaio però ho trovato lavoro come agente immobiliare, e sono in attesa che mi arrivino le provvigioni. Non mi aspettavo l’arresto, devo dire però che in hotel mi sono trovato veramente bene».