Il diario di guerra del papà di Vasco tra le letture per celebrare la Resistenza
Giovanni “Carlino” Rossi fu internato in un campo di prigionia in Germania: oggi, 14 giugno, le sue memorie lette per la prima volta a Montalbano di Zocca
ZOCCA. Ci sono anche le memorie di Giovanni “Carlino” Rossi, il padre defunto del rocker, tra le letture che oggi, sabato 14 giugno, alle 15.30 a Montalbano di Zocca, verranno lette nell’ambito dell’iniziativa Cammino, Musica e Parole Resistenti, per celebrare gli 80 anni dalla Liberazione. Una lettura inedita, quella del quaderno di guerra del padre di Vasco, che durante la Seconda Guerra Mondiale fu trasferito a Derne, in provincia di Dortmund (Germania), al campo 606 come internato militare dopo essere stato catturato.
Le memorie
E’ qui, tra l’altro, che “Carlino” conobbe Vasco, che come lui era prigioniero e lo aiutò. E sì, ritornato a Zocca, al suo paese, scelse proprio quel nome per suo figlio, in onore di quel Vasco. Il racconto è crudo: «Eravamo oltre 400 italiani, tutti prigionieri, lavoravamo duramente in miniera, sostenuti solo da un misero rancio giornaliero. Al campo eravamo trattati con metodi bestiali. Per essere massacrati a furia di ‘nerbate’ bastava gettare a terra un pezzo di carta...». Un «piccolo inferno» come scrive proprio Giovanni Rossi, che ha anche visto morire sotto i proprio occhi un compagno, Lombardelli: non riusciva più a lavorare, era stremato dal lavoro in miniera. E così veniva torturato, preso a nerbate e calci dalle guardie. Alla fine, sotto quei colpi morì. La voce narrante è quella di Sandra Ceccarelli e verranno letti anche i testi di Giuliano Pasini, Savina Reverberi Catellani,Thomas Mann, Antonio Albanese, Antonio Scurati, Ciro Santagata, Francesco Guccini e Loriano Machiavelli, Vercors e condannati a morti della Resistenza europea. La violinista Renata Lacko accompagnerà la lettura. La giornata di ricordo inizia già al mattino con una passeggiata al Monte della Riva: il ritrovo sarà alle 9.30 nella piazzetta di Montalbano. Alle 12.30 il rientro e il pranzo tradizionale montanaro all’Antica Canonica. L’iniziativa è realizzata da Anpi e Gioventù musicale, con il sostegno della Fondazione di Modena.