Gazzetta di Modena

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La tragedia

Malore al centro d’accoglienza: giovane stroncato a 26 anni

Mattia Vernelli
Malore al centro d’accoglienza: giovane stroncato a 26 anni

L’emergenza nella notte nella struttura di Solara: disperata corsa in ospedale, dove purtroppo non c’è stato nulla da fare per il ragazzo egiziano

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BOMPORTO. È morto a 26 anni, stroncato da un malore. Si tratta di un ragazzo egiziano che risiedeva nel centro di accoglienza di Solara in via Borsari gestito dalla Cooperativa Leone Rosso.

L’emergenza

Erano circa le 23.20 di lunedì quando i responsabili del centro si sono accorti che il giovane si stava sentendo male: un malore tanto improvviso quanto acuto.

Per questo i responsabili della struttura hanno effettuato immediatamente la chiamata al 118. La centrale operativa di Bologna ha inviato sul posto un’ambulanza e un’automedica, ed è giunta in supporto anche una gazzella dei carabinieri.

Il personale sanitario ha eseguito tutte le manovre possibili per stabilizzarlo e consentire così che si procedesse al trasporto del 26enne presso l’ospedale Civile di Baggiovara.

Un viaggio disperato, tanto che i medici del pronto soccorso hanno accolto il paziente in codice rosso, ma si sono dovuti arrendere. I professionisti di Baggiovara hanno dovuto dichiarare il decesso, avvenuto per cause naturali

Chi era la vittima

Il giovane deceduto era un richiedente asilo arrivato dall’Egitto e aveva presentato domanda di protezione internazionale in attesa che venisse validata dalle autorità competenti. Il ragazzo viveva solo in Italia, e lascia la famiglia che tutt’ora vive nel Paese di origine.

L’arresto cardiaco è stato fatale, grande è lo sconcerto degli operatori che lavorano all’interno della cooperativa, che hanno provato a prestare i primi soccorsi al giovane. Interpellati hanno preferito mantenere il silenzio, troppo forte lo choc per quanto avvenuto e per un lutto avvenuto nonostante tutti gli sforzi sia loro sia dei soccorsi.

Il dolore del sindaco

L’amministrazione comunale, informata di quanto avvenuto, si è affidata alle parole del sindaco Tania Meschiari. «Sono fatti strazianti che non vorremmo mai che accadessero – ha detto ieri, poco dopo aver appreso del decesso del giovane –. L’Amministrazione comunale si stringe al cordoglio della famiglia. È una storia particolarmente tragica – prosegue il sindaco – di chi era finalmente riuscito ad arrivare nel nostro territorio, dovendo abbandonare la famiglia per scappare da una situazione complicata. Una vita stroncata troppo presto, in un momento in cui, arrivato nel nostro territorio in attesa dell’asilo, avrebbe potuto costruirsi un futuro migliore».

A breve la salma sarà liberata e si cercherà di informare la famiglia nel Paese di origine.