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Rifiuti indifferenziati, limite di 3 aperture al mese dei cassonetti: chi sfora pagherà 1,65 euro

di Luca Gardinale

	La tariffa puntuale regola i conferimenti di rifiuti indifferenziati
La tariffa puntuale regola i conferimenti di rifiuti indifferenziati

Il nuovo regolamento sulla tariffa puntuale approntato da Comune di Modena, Hera e Atersir sarà presentato in Commissione Seta e Risorse: ecco tutti i numeri, con i conferimenti annuali che salgono dai 24 inizialmente previsti a 32

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MODENA. A guardarci bene, le buone notizie sono due: la prima è che questa volta la tabella che sarà presentata non sarà... virtuale, come accadde a gennaio, quando i nuovi limiti inviati agli utenti modenesi in una lettera firmata Comune ed Hera furono “congelati” dal sindaco di Modena Massimo Mezzetti per dare il tempo all’amministrazione di fare le valutazioni più opportune. Questa volta, però, ci siamo davvero, anche perché come da indicazioni del governo, entro la fine di giugno il Comune deve approvare le nuove tariffe.

La tariffa puntuale

Al centro ci sono i rifiuti, e nel dettaglio la nuova tariffa puntuale, ovvero quella che porterà i modenesi a pagare una tariffa commisurata alla quantità di rifiuti indifferenziati che hanno prodotto. Tutto questo, però, succederà dal 2026, perché per quest’anno la nuova tariffa dei rifiuti, anche se in vigore, è stata “congelata”: in sostanza, tutti gli utenti pagheranno la tariffa base, mentre gli sforamenti nei conferimenti dei rifiuti indifferenziati saranno calcolati e comunicati a inizio 2026, ma solo per dare modo ai cittadini di... prenderci le misure. Dal 2026, infatti, la tariffa sarà pienamente applicata: questo significa che a inizio 2027 arriverà un conguaglio che terrà conto di quanti rifiuti indifferenziati sono stati conferiti e se ci sono stati degli sforamenti.

La riunione

Tutto questo diventerà realtà martedì 17 giugno, quando le commissioni Seta e Risorse, in seduta congiunta, si riuniranno per la presentazione del “Regolamento per la disciplina della tariffa rifiuti corrispettiva puntuale per l’anno 2025”. Alla seduta, che prevede un secondo appuntamento martedì prossimo per l’esame della proposta, che sarà poi “inoltrata” al Consiglio comunale, parteciperanno l’assessore all’Ambiente del Comune di Modena, Vittorio Molinari, il dirigente di settore Roberto Bolondi, la dirigente del servizio Semplificazione amministrativa Elisabetta Pesci, oltre ai rappresentanti di Atersir ed Hera Paolo Carini, Steven Sibani, Francesco Livi, Paolo Paoli, Franco Cerfogli e Patrizia Lombardi.

I nuovi limiti

Ma quali saranno dunque i nuovi limiti ai conferimenti di rifiuti indifferenziati dopo le polemiche scoppiate a gennaio? In linea di massima, rispetto alla tabella “virtuale” che allora finì al centro della bufera, il Comune ha innalzato il numero massimo di conferimenti di circa un terzo. Per esempio, prendendo in considerazione una famiglia “base” di tre persone, a gennaio l’ipotesi era di un numero massimo di 24 conferimenti in un anno di rifiuti indifferenziati, ovvero due al mese, per non dover pagare il sovrapprezzo per lo “sforamento”. Ebbene, questo limite è stato innalzato di un terzo e portato a 32 conferimenti massimi in un anno: in sostanza, una famiglia di tre persone potrà gettare l’indifferenziato mediamente 2,7 volte al mese per restare entro la tariffa base e non pagare alcuno sforamento. Per quanto riguarda l’entità del sovrapprezzo per i singoli sforamenti, il Comune ha deciso di rivederla notevolmente al ribasso rispetto alle prime previsioni, comprese tra i 2 e i 3 euro: la cifra definitiva dovrebbe attestarsi su un euro e 65 centesimi per ogni sacco di indifferenziato in più rispetto ai limiti