Trovano un cane e non lo restituiscono, l’appello: «Se qualcuno lo vede, ci avvisi»
Indagini sulla scomparsa di un Amstaff femmina da Bondeno, nel ferrarese, portata due giorni dopo nell’ambulatorio veterinario di Renata Passalacqua a Modena: «Si sono presentate tre ragazze, tramite il microchip ho individuato il proprietario che però non è mai stato contattato da loro»
MODENA. Che fine ha fatto Zoe? I carabinieri di Bondeno indagano sulla scomparsa di un cane femmina dal Comune ferrarese, ricomparsa due giorni dopo in un ambulatorio veterinario di Modena.
Il caso
«Si sono presentate presso il mio ambulatorio tre ragazze di età compresa fra venti e trenta anni con un cane al guinzaglio trovato sabato pomeriggio lungo l’argine del fiume a Bondeno – ha scritto sui social la veterinaria Renata Passalacqua – dicendomi di averlo soccorso “in difficoltà” e chiedendomi di controllarne il microchip. Erano palesemente convinte dell’abbandono e di uno stato di maltrattamento dell’animale (non riscontrabile in nessun modo visto che si trattava di cane ben tenuto ed emotivamente sereno). Al controllo il cane era munito di regolare microchip».
Gli sviluppi
La veterinaria ha diffuso il numero del chip (380260160175828) e specificato che si tratta di un Amstaff di tre anni di colore blu-nero. Passalacqua ha notato che l’animale è in forma e non presenta alcun segno di maltrattamenti.
«Non lo è assolutamente – ha confermato ieri mattina – È una cagnolotta serena e con un buon pelo. L’ho detto anche alle ragazze. Loro insistevano, dicendo che avrebbe fatto tanti cuccioli. Io ho cercato di rassicurarle che sta bene. Devono aver maturato l’idea nella loro mente di non restituirla».
La veterinaria si è messa in contatto con il proprietario. «Era palesemente sollevato dalla notizia – ha aggiunto Passalacqua – e mi autorizzava a lasciare alle ragazze il suo telefono al fine di accordare un incontro per recuperare Zoe. Peccato che queste ragazze sono andate via dal mio ambulatorio con Zoe e non si sono in alcun modo fatte vive col proprietario».
I dubbi e le indagini
Nel momento in cui scriviamo, non risultava alcun contatto tra le tre giovani donne e il proprietario. «Escludo che possano aver scritto male il telefono perché, dopo due giorni, sarebbe stato fin troppo facile richiamarmi per chiedere conferma del numero – ha spiegato la veterinaria – A questo punto vorrei dare visibilità alla notizia sia per avere segnalazioni se qualcuno vedesse Zoe, sia per informare le ragazze che il proprietario di Zoe ha sporto denuncia per furto (giustamente ed è molto determinato a fare qualunque cosa per riavere un cane a cui è palesemente affezionato) e che la mancata restituzione del cane (quale che ne sia la motivazione) è penalmente perseguibile».
La veterinaria ha informato dell’accaduto gli Ordini dei veterinari di Modena e Ferrara e la notizia sta correndo sui social. Tra le domande ancora irrisolte c’è il motivo che ha spinto le tre giovani donne a spostarsi da Bondeno a Modena. «Spero nella loro buona fede e ancora in un possibile equivoco – ha concluso la veterinaria – perciò mi auguro che si facciano vive più presto possibile».
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