Rock No War alla Florim Gallery: «Realizzati oltre novanta pozzi d’acqua»
L’associazione ha svelato a Fiorano i risultati dell’iniziativa condotta da due anni
FIORANO. Il progetto di Rock No War OdV ha permesso di realizzare oltre 90 pozzi d’acqua in soli due anni grazie alla generosità del territorio e del mondo imprenditoriale modenese, tra cui le ceramiche del distretto Florim, Kerakoll e Modula. L'acqua è abbondante nel nostro pianeta, copre il 70 per cento della superficie, ma solo il 2,5 per cento di questa è dolce, se poi escludiamo i ghiacciai ai poli ne resta meno dell’uno per cento.
L’impegno dell’Onu
Di questo 1% solo lo 0,1% è destinata al consumo umano. Questa disponibilità d'acqua viene oggi influenzata dai cambiamenti climatici in corso, che stanno modificando la struttura ecologica del nostro pianeta, incidendo sia sui fattori climatici “primari” come temperatura e umidità, sia su quelli “secondari”, come l'evaporazione. Sono sempre più evidenti e drammatici i fenomeni come quello dei profughi climatici, provenienti soprattutto da alcune regioni dell'Africa.
L’Onu, consapevole di questa situazione drammatica, dopo la chiusura del decennio 2005/2015 di “L’acqua per la vita”, ha rinnovato il suo impegno istituendo il decennio 2018/2028 “L’acqua per lo sviluppo sostenibile”, per sostenere gli obiettivi al 2030 (Sustainable Development Goals - SDGs). Si tratta di 17 obiettivi, impostati a livello globale ma valutati anche a livello nazionale, che comprendono l’“Acqua pulita e i servizi igienico sanitari”. L’accesso e la disponibilità di acque salubri, pulite e di qualità, sono le condizioni indispensabili per la vita, incidono in maniera decisiva sullo stato di salute di tutte le persone, ed in particolare dei bambini.
Il progetto di Rock No War
L'acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, che determina la sopravvivenza delle persone. Per questo, è condizione imprescindibile per l'esercizio degli altri diritti umani. “L’Acqua è vita” che Rock No War ha celebrato mercoledì sera alla Florim Gallery di Fiorano, è un progetto nato nel 2023 e oggi dimostra concretamente quanto realizzato in questi due anni con la costruzione di pozzi e impianti di irrigazione dove la mancanza di acqua potabile rende la sopravvivenza difficile, mettendo a rischio la salute e la vita stessa.
Sono ben 28 i paesi che hanno potuto beneficiare di questo progetto, tutti luoghi in grande crisi idrica, e sono ad oggi 93 le realizzazioni completate. Ora non resta che arrivare a cento. «Il ruolo di Rock No War OdV – commenta il presidente Giorgio Amadessi – è come in passato quello di sensibilizzare la comunità su temi spesso dimenticati ma che sono fondamentali per lo sviluppo di una solidarietà concreta. Stiamo collaborando con varie associazioni che sono presenti nei vari Paesi e che continuamente supervisionano i lavori in corso. Tengo particolarmente alla collaborazione tra associazioni, perché fare rete è davvero moltiplicare le forze. Anche in questa occasione vorrei ringraziare di vero cuore le tre realtà imprenditoriali che per prime hanno dato il proprio sostegno economico e che sono qui rappresentate da Claudio Lucchese di Florim, da Emilia Sghedoni di Kerakoll Group e da Franco Stefani di Modula. Senza la loro generosa disponibilità e delle tantissime realtà aziendali del territorio, non saremmo stati in grado di realizzare questa avventura solidale. E grazie a tutti quelli che vorranno ancora camminare al nostro fianco».
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