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Il caso

Spariti 400mila euro dalla cassa dell'Agenzia per la mobilità di Modena: denunciato un dipendente

di Luca Gardinale

	La sede di Amo
La sede di Amo

L’ammanco è stato certificato nel bilancio dell’ente partecipato dai Comuni

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MODENA. La voce circolava già da qualche giorno e giovedì 19 giugno è arrivata la conferma. Ed è una conferma estremamente pesante, sia per la gravità del fatto - se sarà confermato - sia perché sono coinvolti Comuni e Provincia (in quanto soci) e l’attuale segretario provinciale del Pd, in quanto amministratore unico della società. Succede in casa Amo, l’Agenzia di Mobilità della provincia di Modena, che ha il compito di programmare i servizi di trasporto pubblico locale e gestire le risorse che arrivano dalla Regione.

Cosa è successo
Ma il caso non riguarda la gestione dei trasporti, bensì quella delle casse di Amo, dalle quali negli ultimi anni sarebbero scomparsi poco meno di 400mila euro. Un ammanco molto importante, per il quale la società denuncerà un proprio dipendente. Un fatto gravissimo, che fino ai giorni scorsi circolava come indiscrezione tra i politici modenesi, ma che ora è stato messo nero su bianco nel bilancio consuntivo 2024 dell’agenzia, che sarà discusso nell’assemblea dei soci in programma il 30 giugno.

I dettagli
Un documento di 75 pagine, che affronta l’ammanco di cassa nella relazione del Collegio sindacale: «È doveroso - si legge nel testo firmato dal presidente Daniela Manicardi - segnalare una situazione emersa recentemente e ancora in corso di approfondimento da parte della società. In particolare, il revisore e il collegio sindacale sono stati informati circa una situazione di sottrazione di risorse economiche ai danni dell’ente. Gli effetti di questa illecita attività - le cui modalità sono ancora in corso di accertamento e per le quali la società presenterà denuncia-querela all’autorità giudiziaria - sono stati considerati ai fini della redazione del bilancio. Come ricordato - si legge ancora - pur essendo ancora in corso approfondimenti, in questa sede vale la pena soffermarsi sull’adeguatezza degli assetti organizzativi. Come noto, la società è vincolata sotto il profilo delle assunzioni e della gestione del personale: ciò implica che la gestione di determinati uffici sia affidata a un unico soggetto. Sebbene la società abbia implementato meccanismi di segregazione di funzioni, la presenza di una sola risorsa a cui è affidata la gestione di un ufficio può determinare qualche criticità sotto il profilo degli assetti organizzativi».

Una prima volta clamorosa
Un fatto senza precedenti, che ha profondamente scosso i soci Amo, ovvero Comuni e Provincia, anche perché l’amministratore unico dell’agenzia - ovviamente estraneo ai fatti - è il nuovo segretario del Pd Stefano Reggianini, almeno fino al passaggio di consegne con l’ex assessore Andrea Bosi. Per quanto riguarda il denaro che sarebbe stato sottratto, la cifra è vicina ai 400mila euro: «In sede di redazione del bilancio - si legge nel documento - dalla verifica dei movimenti bancari è emersa una serie di pagamenti con beneficiari soggetti terzi con movimenti non coerenti con l’attività sociale. È quindi iniziata una attività di verifica che ha comportato l’individuazione di pagamenti irregolari per l’esercizio 2024 stimati in 157.786 euro e in passati esercizi stimati in euro 240.107 euro. Si è pertanto proceduto a iscrivere un credito verso terzi beneficiari di pagamenti irregolari di complessivi 397.893 euro, con contemporanea iscrizione prudenziale di un fondo svalutazione di pari importo in attesa di verificarne l’esigibilità. La società sta continuando l’attività di verifica anche sull’esercizio 2025 e porrà in atto tutte le opportune azioni legali a propria tutela».l