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Il caso

Stangata sulle mense scolastiche di Modena: aumento di 200 euro a bambino

Stangata sulle mense scolastiche di Modena: aumento di 200 euro a bambino

La spesa cresce di un euro a pasto per le famiglie con un Isee superiore ai 26mila euro

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MODENA. Si alza la tariffa per il pasto nelle mense scolastiche per tutte le famiglie con un Isee superiore ai 9.500 euro. Per chi è compreso tra i 9.500 euro e i 18mila euro il pasto passerà dai 5 euro ai 5,50. Per chi è compreso tra 18mila e 26mila euro dai 5 euro ai 5,80. E infine per chi è sopra i 26mila euro il pasto passerà dai 5 ai 6 euro. Che tradotto in un anno scolastico sono circa 200 euro. Il Comune spiega che «nella scuola primaria, gli incrementi tariffari 2025/2026 sono le legati, da un lato, alla progressività del valore Isee del nucleo familiare del bambino, articolandoli in cinque nuove fasce tariffarie (fino a oggi erano presenti solo due scaglioni Isee: fino a 4.700 euro con tariffa pasto di 2 euro, che resta inalterata, e oltre 4.700 euro con tariffa di 5 euro, che rimane ora inalterata fino a euro 9.500 euro)».

Tutti i numeri
Le nuove fasce saranno dunque articolate come spiegato a inizio articolo. Contestualmente, dall’altro lato, si prevede uno sconto percentuale, non previsto in passato, che va a beneficio delle famiglie con più figli iscritti al servizio di ristorazione; sconto che prevede un incremento direttamente proporzionale all’aumentare del numero dei figli iscritti contemporaneamente al servizio, e in aggiunta agli sconti già previsti per le famiglie numerose, secondo questo schema: dal secondo figlio utente del servizio ristorazione sconto del 10 per cento; dal terzo figlio del 25 per cento; dal quarto al 40 per cento.
Nella sezione sperimentale “Scuola e Territorio” della scuola secondaria di primo grado “P. Paoli”, invece, il costo del singolo pasto viene incrementato da 5,60 a 6,50 euro, così come per i familiari autorizzati per singole iniziative didattiche; la tariffa è valida per il personale delle scuole primarie statali che richiede il servizio con oneri e a proprio carico.

Parla l’assessore Venturelli
«Il leggero adeguamento delle tariffe, già annunciato a maggio in occasione della commissione mensa delle scuole primarie, avviene – spiega l’assessore alle Politiche educative Federica Venturelli – introducendo nuovi scaglioni Isee, seguendo una logica di progressività e di maggiore equità. L’incremento, che nello specifico interessa solo alcune fasce, con un aumento tariffario massimo di 1 euro, avviene dopo 12 anni di tariffe invariate del servizio di ristorazione scolastica, nonostante un contesto socioeconomico sempre più critico, caratterizzato dall’impennata dell’inflazione e dei costi energetici che adesso, anche a fronte dell’aumento del costo dei pasti, occorre fronteggiare, anche per continuare a sostenere l’azione innovativa e di qualità che ha contraddistinto l’operato dell’Amministrazione in questi anni».

Cosa cambia
A settembre, inoltre, si attiva il nuovo Centro pasti comunale di via Malavolti costruito, accanto a quello attuale, all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione, con una capacità produttiva potenziale di oltre 10 mila pasti al giorno. Quindi, più prodotti certificati biologici, più rinnovamento di menù qualificati e inoltre, con i finanziamenti ricevuti a seguito di aggiudicazione bandi Pnrr, continua la realizzazione di nuove mense scolastiche. «Il tempo mensa è tempo scuola – precisa l’assessora Venturelli – ovvero ulteriore tempo educativo, che riguarda bambini famiglie, incentrato sulla sana alimentazione. Per questo motivo questa Amministrazione, da anni, investe nella ristorazione scolastica considerandola parte qualificante del percorso sanitario, formativo e sociale dei bambini e delle bambine».

Gli investimenti del Comune
Nonostante l’incerto contesto economico, fanno sapere da Piazza Grande, proseguono gli investimenti del Comune nella qualificazione delle proprie mense scolastiche, «e il nuovo e innovativo Centro di cottura comunale – specifica Venturelli – frutto di un partenariato pubblico-privato tra il Comune di Modena e Modena food service, la Società di progetto costituita allo scopo da Cirfood e Ing. Ferrari a seguito di una complessa procedura di finanza di progetto prevista dalla normativa, consentirà, già dal nuovo anno, non solo di continuare ad assicurare la vicinanza tra luogo di produzione e di consumo e la sostenibilità ambientale del servizio, ma anche di potenziare ulteriormente la qualità nutrizionale del pasto a scuola».l