Gazzetta di Modena

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La testimonianza

Anna Fulgida Bartolacelli è “Venerabile”. Altro passo verso la beatificazione

di Paolo Seghedoni

	Anna Fulgida Bartolacelli con papa Giovanni Paolo II
Anna Fulgida Bartolacelli con papa Giovanni Paolo II

Nacque a Serramazzoni e morì a Formigine a 65 anni: una vita al servizio di chi soffriva. Papa Leone ne ha riconosciuto le virtù eroiche

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FORMIGINE. Anna Fulgida Bartolacelli è stata dichiarata Venerabile. Papa Leone, durante l’udienza concessa al cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, ha riconosciuto «le virtù eroiche della Serva di Dio Anna Fulgida Bartolacelli, fedele laica, dell’Associazione dei Silenziosi Operai della Croce, nata il 24 febbraio 1928 a Rocca Santa Maria (Italia) e morta 27 luglio 1993 a Formigine (Italia)».

La malattia

Il cammino della causa di beatificazione e canonizzazione di Anna Fulgida è iniziato nemmeno 20 anni fa, il 18 ottobre 2008, quando presso la Chiesa di S. Agostino, a Modena, è iniziata l’inchiesta diocesana per la Causa di Beatificazione e Canonizzazione. Anna Fulgida Bartolacelli (in foto con Papa Giovanni Paolo II) nacque il 24 febbraio 1928 a Rocca Santa Maria, e come per la sorella maggiore Ada, non cresce come le altre bambine a causa di uno squilibrio dovuto alla mancanza di calcio nelle ossa che le procura un indebolimento dell’intera struttura ossea e, di conseguenza, numerose e frequenti fratture. Anna resterà alta appena 60 centimetri, affetta da nanismo e rachitismo, ma visse pienamente i suoi 65 anni con una grande serenità e senza far trasparire le sue sofferenze. Fin da giovane offre le sue sofferenze al Signore Gesù e scrisse «Solo col dolore posso raccogliere una collana di perle preziose per la gloria di Dio».

La testimonianza

A Lourdes, nel 1961, conobbe Luigi Novarese, oggi Beato, ed entra in contatto con il Centro Volontari della Sofferenza, nel 1964 si consacrò nei Silenziosi Operai della Croce. Molto conosciuta e apprezzata a Modena, e non soltanto nel nostro contesto territoriale, Anna Fulgida continuò a spendere la sua vita per i sofferenti fino alla morte, arrivata il 27 luglio 1993 nell’ospedale di Formigine dove era ricoverata. Nel suo testamento spirituale scrisse: «Abbiate un cuore grande per chi soffre più di voi, perdonatemi se avete trovato in me qualche manchevolezza, sappiate però che vi ho sempre voluto tanto bene. Sappiate ringraziare Iddio delle gioie che vi concederà nella vita e come vi dissi sopra, guardate a chi soffre di più, aiutate gli altri a valorizzare il proprio dolore tramite una vita di grazia e a farne fonte di bene per sé e per i fratelli». Proprio l’Opera Beato Luigi Novarese ha dato la notizia con queste parole: «Il riconoscimento delle sue virtù rappresenta un grande dono per tutta la famiglia spirituale fondata dal Beato Luigi Novarese, e un incoraggiamento per quanti, nella sofferenza e nella vita quotidiana, cercano di rispondere con amore alla chiamata di Dio».

Gli altri Venerabili

Anna Fulgida Bartolacelli, dunque, è ora Venerabile come Luisa Guidotti Mistrali, Uberto Mori, i coniugi Sergio Bernardini e Domenica Bedonni, e si inserisce in una serie di Cause di beatificazione e canonizzazione: dai beati Odoardo Focherini (carpigiano), don Luigi Lenzini e Rolando Rivi, passando per numerosi Servi di Dio.