Gazzetta di Modena

Modena

Ucciso a coltellate in corso Vittorio Emanuele: ergastolo ai due aggressori

di Daniele Montanari

	Il luogo dell'omicidio e la vittima, Friday Endurance
Il luogo dell'omicidio e la vittima, Friday Endurance

Carcere a vita per i due nigeriani accusati dell’omicidio del connazionale 30enne Friday Endurance in centro a Modena. Riconosciute le aggravanti della premeditazione e dei motivi abbietti: «Ucciso per 30 euro»

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MODENA. La pena più alta che ci sia, l’ergastolo. Per tutti e due. È quanto ha stabilito ieri pomeriggio la Corte d’assise del tribunale di Modena per i due nigeriani di 30 e 27 anni, riconosciuti responsabili dell’omicidio del connazionale trentenne Friday Endurance in centro a Modena. La Corte ha riconosciuto, accogliendo le richieste dei pm Paola Campilongo e Laura Galli, le due aggravanti dei motivi abbietti e della premeditazione, perché in base a quanto emerso le coltellate arrivarono per un debito di circa 30 euro in una vicenda di droga.

La tragedia

Il fatto avvenne il 20 agosto 2023 sotto la luce del sole e davanti agli occhi dei passanti in corso Vittorio Emanuele. Un’aggressione agghiacciante: Friday fu ucciso con diverse coltellate, di cui una profonda all’altezza del collo. La polizia di Stato, con la Volante e la Mobile, avviò subito le indagini acquisendo le testimonianze e le immagini della videosorveglianza. Con un’operazione lampo, gli agenti riuscirono a rintracciare a poche ore dal delitto i due in fuga: erano alla stazione Mediopadana di Reggio, con il biglietto già fatto, pronti per partire. Due connazionali nigeriani di 30 e 27 anni. I due erano stati ripresi dalla videosorveglianza mentre, dopo l’aggressione, scappavano in direzione piazzale Natale Bruni. I due arrestati abitavano a Cadelbosco di Sopra, nel Reggiano, uno ospite dell’altro, Friday invece viveva a Reggio. I due sono quindi finiti a processo con l’accusa di l’omicidio volontario, assistiti dagli avvocati Fernando Giuri (il 30enne) e Miras Athanassios e Rossella Lioia (il 27enne). La sorella di Friday, Queen, si è costituita parte civile tramite l’avvocato Sara Maggiali di Parma.

La sentenza e le reazioni

«Siamo molto rammaricati – sottolinea l’avvocato Fernando Giuri – pensavamo di aver portato alla Corte elementi sufficienti a dimostrare l’insussistenza delle aggravanti della premeditazione e dei motivi abbietti. Avevo chiesto anche in via principale che venisse riconosciuta all’imputato la legittima difesa putativa. Attenderemo i 180 giorni per il deposito della sentenza, poi faremo senz’altro appello». «Una sentenza sicuramente severa, ma a nostro avviso giusta – commenta l’avvocato Sara Maggiali – è stata anche riconosciuta la pericolosità sociale di entrambi gli impuntati, cosa che non capita certo tutti i giorni, e questo conferma quanto sia stata puntuale da parte della Corte l’analisi di questa triste vicenda. Dove, va ricordato, un giovane è stato ucciso per pochi euro». Nei confronti della parte civile è stata disposta anche una provvisionale da 140mila euro. Ma la strada per ottenerli è in salita, perché i due condannati non dispongono di beni.

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