Dopo 30 anni chiude l’edicola Giulietta, dal 1996 in via Corassori: «È stato bellissimo»
Becchi, la titolare della storica attività di Modena: «Vendere giornali da sempre un piacere»
MODENA. Sabato 7 giugno ha chiuso l’edicola Giulietta. Giulietta Becchi aveva aperto questa attività 30 anni fa nel 1996, tra via Corassori e via Cattaneo. La chiusura di un’edicola coincide purtroppo con la morte dell’edicola stessa. Pochi giovani hanno la possibilità e la voglia di aprire o continuare il lavoro. Nel quartiere Giardino e Artigiano è la terza edicola che chiude.
Giulietta nei suoi trent’anni di esperienze ha attraversato un’epoca di grandi cambiamenti. Come ha iniziata questo lavoro?
«Ho cominciato a vendere giornali negli anni 80, prima in Largo Garibaldi poi ho aperto questa mia edicola nell’estate del 1996 in via Cattaneo, di fronte all’Alkatraz ex Banco S. Geminiano; una zona centrale tra una grande via di comunicazione, via Corassori, di fronte al parco Londrina e Ferrari e davanti al Polo scolastico di quattro istituti superiori. Il parcheggio permetteva ai clienti di fermarsi davanti alla mia edicola».
Com’era il suo mestiere un trentennio fa?
«Vendere giornali negli anni nei quali ho iniziato era un piacere, la gente comprava quotidiani, riviste, libri e amava fare collezioni di tutti i tipi; i ragazzi leggevano fumetti e acquistava figurine e pupazzetti».
Oggi cos’è cambiato?
«Oggi purtroppo gli adulti hanno poco tempo e preferiscono leggere il giornale al bar; specialmente gli anziani continuano ad acquistare il quotidiano “perché, mi dicono, amiamo la carta, stampata”. Noi siamo l’ultimo distributore culturale a contatto con il pubblico. Conosciamo i gusti dei nostri clienti e oltre servire giornali e riviste, curiamo le prenotazioni e suggeriamo alcune pubblicazioni legate ai giornali, ma anche libri di autori locali che parlano della nostra città e della nostra provincia».
Quali servizi può offrire un’edicola?
«Consegna da parte di prodotti Amazon, pagamento bollette e oggetti di cartoleria».
I giovani comprano giornali e riviste?
«I ragazzi amano il cellulare e nel piccolo schermo cercano e trovano tutte le informazioni di cui credono di avere bisogno. Non amano neppure i fumetti e le collezioni di figurine; certo che la lettura di un giornale e di una rivista esige un certo sforzo di concentrazione alle quali non sono abituati. Sono convinta che li aiuterebbe a comprender meglio la complessa situazione attuale non solo a livello politico ma anche culturale».
Che cosa comprano i genitori per i bambini?
«Specialmente giochi, ma anche figurine, collezioni di pupazzetti e giornalini».
Quali interessi la aspettano nella tua pensione?
«Curerò le mie amicizie e specialmente mi riposerò; avrò finalmente il tempo per leggere e partecipare alle lezioni dell’Upf, l’Università popolare di Formigine».