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Il dramma

Morto nel tragico incidente a Baggiovara, l’ultima chiamata di Pietro alla moglie

di Manuel Marinelli

	L'incidente sul cavalcavia a Baggiovara
L'incidente sul cavalcavia a Baggiovara

Bazzani, 82enne originario di Serramazzoni e residente a Magreta, si è spento in ospedale dopo lo scontro frontale sul cavalcavia in strada per Cavezzo, sopra la tangenziale Modena-Sassuolo: stava andando a giocare a carte con gli amici alla polisportiva Saliceta

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MOEDNA. Lo schianto frontale, terribile, l’auto distrutta. Ma nonostante le ferite gravissime la lucidità, in quel momento, di pensare alla donna che amava, a quella persona con cui ha condiviso tutto: sua moglie. «Ho fatto un incidente brutto, la macchina è distrutta. Sto andando in ospedale». Poco dopo Pietro Bazzani, 82 anni, è morto al pronto soccorso di Baggiovara. Purtroppo lei, la moglie, non ha fatto in tempo a dirgli addio: quando è arrivata in ospedale il cuore del marito aveva già smesso di battere. E quindi quella telefonata rimarrà l’ultimo ricordo, l’ultimo istante di quell’amore durato per oltre cinquant’anni e che solo una tragedia ha potuto spezzare.

Lo schianto

L’82enne, originario di Montagnana di Serramazzoni ma che da tempo viveva a Magreta, si stava dirigendo, come suo solito, alla polisportiva Saliceta, per giocare a carte con gli amici e fare qualche chiacchiera. Erano da poco passate le 16 di giovedì 26 giugno quando, in circostanze ancora da chiarire, in strada Cavezzo a Baggiovara, all’altezza del cavalcavia sulla tangenziale Modena-Sassuolo, con la sua Hyundai I10 si è schiantato frontalmente contro un’Alfa Romeo Mito guidata da un 21enne. L’impatto è stato violento, le due auto sono finite distrutte. Sul posto sono prontamente intervenuti i sanitari del 118 a bordo di ambulanza e automedica coadiuvati dai vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza i mezzi. Poi quella telefonata alla moglie, prima del trasporto all’ospedale civile di Baggiovara che dista poche centinaia di metri: qui le sue condizioni si sono aggravate e nonostante i disperati tentativi dei medici non c’è stato nulla da fare ed è deceduto poco dopo. Mentre il 21enne alla guida dell’Alfa Romeo Mito ha riportato ferite più lievi ma è stato comunque trasportato in ospedale per accertamenti.

Chi era Pietro Bazzani

Originario di Serramazzoni, Bazzani viveva però da parecchi anni a Magreta con la moglie, i due erano sposati da oltre cinquant’anni. Per una vita impiegato alla Fiat a Modena, ora in pensione era diventato un esperto fungaiolo. Nonostante vivesse da tanti anni lontano da Montagnana, molti lo ricordano con affetto: «I suoi genitori erano originari di Serramazzoni e anche lui è cresciuto qui prima di trasferirsi. Aveva ancora la casa qua e ogni tanto tornava – racconta Cecilia Nervilli, per anni dietro al bancone della storica trattoria Muzzarelli – Lo chiamavamo Pierino, nonostante fosse un uomo molto alto, al nostro ristorante era cliente abituale. Era una persona gentile nel vero senso della parola, non ti chiedeva semplicemente come stavi, voleva sapere veramente dei tuoi problemi, voleva che tu gli raccontassi della tua vita. Insomma, era una persona sensibile. Recentemente lo avevo incontrato a Maranello in una pizzeria, stava festeggiando il compleanno di una delle figlie» conclude Nervilli.
Ora la salma di Bazzani, che si trova in Medicina legale, verrà sottoposta ad accertamenti autoptici e solo una volta terminati gli esami la Procura autorizzerà la famiglia a celebrare i funerali.
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