Donna violentata a Vignola, la ricostruzione: «L’aggressore l’ha rincorsa, lei si è difesa con coraggio a calci»
Il racconto di una ragazza vicina alla vittima: «Solo così ha evitato lo stupro. Ora basta falsità su di lei»
VIGNOLA. Una persona molto vicina alla vittima di violenza sessuale accaduta mercoledì sera a Vignola ricostruisce quanto accaduto. «Innanzitutto ci tengo a smentire tante inesattezze che sono state scritte o pubblicate in questi giorni. Lo dobbiamo a lei che, pur essendo in netta ripresa, sta soffrendo molto per tutto ciò che sta circolando sui social network». A partire dai dettagli dell’episodio: «C’è stata violenza sessuale, sì, ma lei con estrema forza e coraggio è riuscita a divincolarsi dal tentativo di lui, quindi non si è compiuto l’abuso sessuale completo. È importante sottolinearlo perché abbiamo letto di tutto in questi giorni, anche che lei sarebbe stata “brutalmente violentata”. Questo non è vero», sono ancora le parole della conoscente della donna.
La ricostruzione
Ricostruisce quindi la vicenda: «Sapendo che lei era in un locale in centro con amici ci siamo accordate per vederci intorno alle 22.30 – quindi continua la ricostruzione – Io mi trovavo in città, poco distante dal centro, e così l’ho raggiunta. Ci siamo date appuntamento nel parcheggio delle piscine. Io ero in compagnia di altre persone e quando siamo arrivate l’abbiamo trovata in stato confusionale. Ci siamo subito preoccupate. Abbiamo provato a chiederle cosa fosse accaduto ma lei faticava a parlare. Diceva però che “un uomo la stava inseguendo”. Così abbiamo provato a tranquillizzarla, e lei ha cominciato a raccontare. Un uomo l’aveva inseguita, raggiunta da dietro e afferrata per il collo per poi buttarla per terra e lei nel cadere ha sbattuto la testa. Lui, a quel punto, era in procinto di abusare di lei, ma è riuscita a scappare tirandogli un calcio. Capita la gravità di quanto accaduto abbiamo subito chiamato il 112».
L’arrivo dei soccorsi
I carabinieri sono arrivati prontamente sul posto e hanno ascoltato nuovamente il suo racconto. Inizialmente la vittima ha affermato che la violenza era stata perpetrata sotto i portici di via Barozzi. Ma era sotto shock, e tutt’ora non ricorda bene quanto accaduto a causa del trauma. Non è da escludere che il fatto sia accaduto nei pressi del parcheggio delle piscine, dove poi la vittima ha incontrato le altre ragazze .
Ha affermato inoltre che l’inseguimento è durato molto, e che uomo avrebbe iniziato a pedinarla da via Barozzi. Si tratta di un tragitto di quasi 400 metri, in cui lui l’avrebbe rincorsa e lei sarebbe scappata. Ovviamente anche questo è tutto da verificare, ma se così fosse si tratterebbe di un inseguimento piuttosto lungo e accanito.
L’appello
La ragazza, che ha più di 30 anni, ed è stata trasportata al Policlinico di Modena, è stata medicata al pronto soccorso dell’ospedale e poi nel reparto di Ginecologia dell’ospedale.
Sta reagendo con forza a quanto accaduto, un episodio che ferisce non solo il corpo ma anche l’aspetto psicologico «anche per le cose che sono state scritte sui social».
Le persone che le sono più vicine chiedono di interrompere il vociare che si è creato dopo la brutale aggressione di mercoledì sera a Vignola, anche da parte di chi vuole a tutti i costi scoprire la sua identità, e c’è profonda fiducia nelle indagini dei carabinieri.
Le indagini
La conoscente della donna aggredita quindi conclude con queste parole: «Spero che saranno visionate le telecamere presenti sulla via e che possano aiutare a ricostruire l’accaduto. L’unica cosa che sappiamo è che l’uomo è di origine nordafricana. Ma smettiamo di diffondere ulteriori falsità. Facciamolo per lei».
Nel frattempo continuano le indagini da parte dei carabinieri, che stanno raccogliendo e analizzando tutte le testimonianze possibili di chi si trovava in zona, oltre a visionare nei dettagli le immagini di quella notte, sia delle telecamere del centro sia delle altre a disposizione.l