Rinasce il cinema Principe di Modena dopo vent’anni di abbandono: ecco il progetto
Sono partiti i lavori allo storico edificio: diventerà un “Immersive theater & cinema”
MODENA. Le impalcature e un grande telone bianco erano presenti già da un po’. Ma negli scorsi giorni sulle facciate dell’ex cinema Principe è apparsa anche una scritta, che non lascia alcun dubbio su quello che sarà il futuro dell’iconico edificio di piazzale Bruni e che ha scatenato grande curiosità in città.
“Immersive theater & cinema” si legge. Ovvero teatro e cinema immersivo. Poi c’è anche una data, il 2026, accompagnata dalla scritta “Coming soon”, dall’inglese “presto in arrivo”. Che sia già una possibile data di apertura? Chissà. Di certo la mole di lavoro è ingente, per un edificio in stato di abbandono da quasi 20 anni: era il 2007 quando fu abbassata la saracinesca per l’ultima volta. Senza considerare che all’interno ci sono anche dei mosaici dell’artista Luciano Giberti che sono vincolati dalla Soprintendenza.
Un cinema-teatro immersivo dunque, quello che finora è stato annunciato. Ovvero una sala con tecnologie innovative in grado di creare un’esperienza diversa, immersiva e avvolgente appunto, per lo spettatore. Poi chissà, l’immaginazione dei modenesi è libera di correre e di immaginare anche altro in quei 1140 metri quadrati che sanno di mito e storia.
La storia
Il Principe ha spento 64 candeline proprio quest’anno. Fu infatti costruito nel lontano 1961, progettato dal celebre architetto modenese Vinicio Vecchi così come il cinema Olympia, in via Malmusi. Stesso papà ma anni diversi: quest’ultimo è infatti stato terminato nel ’54. L’Olympia è in stato di abbandono dal 2006 (dopo una parziale demolizione) e il Principe dall’anno dopo. Entrambi furono pignorati a una società sassolese con ordinanza del 2016. L’Olympia venne poi occupato per alcuni mesi dagli autonomi del Guernica, poi sgomberato e murato. Il Principe invece è sempre stato parzialmente utilizzato con contratto gratuito dall’associazione “Via Piave” per esposizioni temporanee, ma solo al piano terra.
La svolta
Poi nel 2023 il passo avanti decisivo: dopo sette tentativi di vendita andati a vuoto, l’imprenditore modenese Marco Panini, figlio di Umberto, (uno dei fratelli delle mitiche figurine) si è aggiudicato all’asta il Principe. Da all’ora si sono inseguite tante voci, poi qualche mese fa l’inizio della posa dell’impalcatura, con quell’enorme telo bianco a coprire il Principe dalla testa ai piedi.
Ma a rendere speciale l’edificio di piazzale Bruni è l’inseme delle decorazioni a mosaico e a bassorilievo della facciata. Gli spazi interni sono molto estesi (1140 metri quadrati) e comprendono un ampio atrio con biglietteria, uffici, stanze, sgabuzzini, bar e guardaroba.
Il Principe, poi, è di fatto un auditorium: conta ben settecento posti ad anfiteatro, un tempo usati per le proiezioni, quando era scenograficamente una delle sale più spettacolari di Modena. Da vedere quando la proprietà lascerà trapelare qualcosa di più sul progetto. E sulle date della riapertura.l
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