Gazzetta di Modena

Modena

La novità

Stop alle telefonate moleste, da agosto scatta il filtro Agcom: 6 cose da sapere


	Il piano Agcom contro lo "spoofing" dei call center
Il piano Agcom contro lo "spoofing" dei call center

Il piano mira a colpire lo “spoofing”, cioè la tecnica con cui i call center esteri simulano numeri italiani per apparire affidabili, tutelando milioni di Italiani dalle chiamate ingannevoli

4 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Stop alle chiamate moleste: da agosto scatta il filtro Agcom contro i numeri falsi dall’estero. Il telemarketing molesto ha rappresentato per anni un tormento quotidiano per milioni di italiani. Ora, però, si apre uno spiraglio concreto. L’Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha approvato un piano che mira a colpire con precisione le telefonate ingannevoli. Si tratta di una novità storica: per la prima volta verranno attivati filtri di rete capaci di bloccare le chiamate da numeri falsificati. Il sistema prenderà di mira lo “spoofing”, cioè la tecnica con cui i call center esteri simulano numeri italiani per apparire affidabili. Una pratica tanto comune quanto pericolosa, spesso usata per raggiri legati a conti correnti, carte di credito o dati personali sensibili. Ecco, nel dettaglio, 6 cose da sapere.

  1. Cos’è lo spoofing – Lo spoofing è la tecnica con cui un call center estero maschera la propria chiamata usando un numero italiano, fisso o mobile, per sembrare più credibile. Così facendo, chi riceve la chiamata è più portato a rispondere o a fidarsi, facilitando la riuscita di truffe o operazioni di marketing non richieste. Il fenomeno è in crescita, ed è spesso alla base di frodi bancarie e furti di dati personali: una minaccia alla sicurezza digitale dei cittadini. Grazie ai nuovi filtri, le anomalie tra numero e origine reale verranno intercettate automaticamente dalla rete prima che la chiamata arrivi all’utente. È una misura tecnica ma con un forte impatto concreto sulla qualità della vita e sulla protezione delle informazioni sensibili.
  2. Il 19 agosto – È la prima di due date fondamentali. Dal 19 agosto, infatti, scatta il primo filtro anti-spoofing voluto da Agcom: saranno bloccate le chiamate in arrivo dall’estero che utilizzano finti numeri fissi italiani, come il classico prefisso “02” o “06”, per ingannare i cittadini. La nuova misura rappresenta una svolta contro le truffe telefoniche e il telemarketing selvaggio, che ogni giorno colpisce milioni di italiani. Il blocco verrà applicato automaticamente a livello di rete, grazie alla collaborazione con gli operatori telefonici, senza necessità di installare app o modificare impostazioni. Un passo in avanti dopo anni in cui i cittadini hanno dovuto subire chiamate indesiderate anche in orari e giorni festivi, spesso con finalità truffaldine.
  3. Il 19 novembre – Dal 19 novembre entreranno in funzione anche i filtri per bloccare le chiamate in arrivo dall’estero che usano finti numeri mobili italiani, spesso usati per raggiri bancari. Il blocco dei numeri mobili è più complesso, perché occorre distinguere i casi leciti di roaming dall’uso fraudolento di numeri contraffatti. Gli operatori internazionali verificheranno in tempo reale se il numero è registrato in Italia e se l’utente è effettivamente in roaming, altrimenti la chiamata sarà bloccata. Questo secondo filtro completa il piano Agcom, offrendo una copertura più ampia contro le frodi telefoniche simulate con numeri apparentemente attendibili. È l’ultima tappa di una riforma tecnica che punta a chiudere il cerchio contro le telefonate moleste mascherate da contatti legittimi.
  4. Come funzionano i filtri – I filtri Agcom si basano su controlli tecnici operati dagli operatori che gestiscono il traffico internazionale in entrata: se il numero non è coerente con l’origine, viene bloccato. Per i fissi, si verifica se un numero con prefisso italiano parte davvero dall’Italia. Per i mobili, si controlla anche la presenza del numero nei database nazionali.Il sistema non richiede alcuna azione da parte degli utenti finali: tutto avviene a monte, sulla rete, prima che la chiamata arrivi al cellulare o al telefono fisso.Questa novità tecnologica segna una svolta storica: per la prima volta si introducono strumenti tecnici obbligatori per fermare le telefonate truffaldine.L’obiettivo è colpire alla radice i meccanismi che permettono allo spoofing di aggirare i controlli e raggiungere milioni di utenti ogni giorno.
  5. Per quali numeri vale? – I filtri Agcom bloccano solo le chiamate in arrivo dall’estero che falsificano l’identità del numero: le chiamate lecite dall’Italia o dall’estero non saranno toccate. Non saranno bloccate nemmeno le telefonate commerciali autorizzate, purché effettuate in modo regolare e senza camuffare l’identità del chiamante. Il sistema non intercetta lo spoofing interno, cioè quello effettuato da reti italiane, ma in questo caso le autorità potranno intervenire e sanzionare. Restano attive anche le chiamate da numeri internazionali autentici, ma questi sono facilmente riconoscibili e bloccabili manualmente dagli utenti. Il filtro punta a colpire solo le attività ingannevoli, lasciando intatto il lavoro delle aziende che rispettano le regole.
  6. Cosa cambia, in definitiva? – Dopo anni di promesse e strumenti inefficaci come il Registro delle Opposizioni, il filtro Agcom segna un cambio di passo vero contro le chiamate moleste. Con l’ampliamento dei poteri normativi, Agcom può ora imporre obblighi tecnici agli operatori: una misura strutturale e non più solo formale. L’iniziativa è il risultato di una lunga concertazione con operatori telefonici, associazioni dei consumatori e rappresentanti istituzionali. Finalmente, si passa dalla semplice denuncia del fenomeno a una concreta difesa quotidiana per milioni di cittadini. È una battaglia che non finisce qui, ma che segna un punto fermo nella tutela della privacy e della tranquillità delle comunicazioni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA