Caldo, subito in tilt il sito per l’ordinanza e a Modena nei cantieri si lavora
Primo giorno con “intoppo” per le norme varate dalla Regione Emilia Romagna: il portale worklimate.it non ha funzionato correttamente
MODENA. Primo giorno di ordinanza contro il super caldo e ci sono già criticità. Primo problema: il sito worklimate.it non ha funzionato correttamente. Un bel guaio, perché questo è il portale che dovrebbe certificare la mappa del rischio e far scattare il blocco del lavoro dalle ore 12.30 alle ore 16, così come disposto da provvedimento adottato dalla giunta regionale.
Per tutta la mattinata del 2 luglio il sito è stato irraggiungibile, questo anche dopo le 12.30. Nel primo pomeriggio è ripartito, sì, ma a singhiozzo, con tempi di attesa variabili tra i 2 e i 5 minuti prima di permettere agli utenti di planare sulla homepage. In secondo luogo, il rispetto dello stop negli orari più caldi è stato, in alcuni casi, del tutto ignorato, con operai al lavoro sia sull’asfalto sia sui tetti.
A segnalare il guasto al sito è Domenico Chiatto, segretario generale aggiunto di Cisl Emilia Centrale, titolare della delega alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
«C’era tanta attesa»
«Il tam tam che ha anticipato la partenza dell’ordinanza regionale ha creato, giustamente e per fortuna, tanta attesa e tanta attenzione nei lavoratori come nelle imprese dei settori coinvolti dall’ordinanza: agricoltura, ambito florovivaistico, edilizia e affini, piazzali della logistica. Un motivo in più per ringraziare tutti gli organi di informazione che hanno permesso di amplificare l’arrivo delle misure salvavita per i lavoratori più esposti al caldo estremo», spiega Chiatto.
Tanta attenzione che si è riversata sul sito worklimate.it senza però trovare una adeguata risposta.
«Il sito è fondamentale»
«Abbiamo ricevuto parecchie segnalazioni di lavoratori che non riuscivano ad accedere al servizio e, effettivamente, ci sono stati non pochi problemi di connessione. Con tutti gli strumenti: smartphone, notebook, postazioni fisse, device collegati alla rete mobile come alla fibra. La navigazione nei menù interni è stata eccessivamente a rilento, così come la ricerca della situazione di rischio per località ancora a ridosso delle ore 16 non funzionava. Il sito è fondamentale e dalle sue indicazioni dipende non solo lo stop al lavoro ma anche la conseguente, potenziale, azione penale contro i trasgressori, come previsto dall’ordinanza che richiama l’articolo 650 del codice penale. A maggior ragione il sito deve funzionare bene e rapidamente, il nostro è un invito a fare in modo che tutti i problemi tecnici siano risolti in modo rapido».
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