Morto Umberto Fazzi, pioniere dell’antifascismo e poeta: nel 2019 contestò Salvini e venne arrestato
“Umbertino”, storico attivista di Massa Carrara da tempo residente a Carpi, si è spento a 76 anni dopo una malattia. Quando il leader della Lega venne in città espose lo striscione: “Canagliume fascista"
CARPI. Il cuore di un poeta che voleva fare la rivoluzione per garantire a tutti un mondo senza diseguaglianze. Il mondo dell’antifascismo è in lutto per l’addio a Umberto Fazzi, deceduto a 76 anni dopo una malattia. Non c’era azione antifascista, a Carpi e in alcuni casi anche fuori dai confini cittadini, che non abbia visto protagonista Umberto Fazzi.
Chi era
Originario di Massa Carrara, ma residente in città da diverso tempo, Fazzi rivestì il ruolo di rappresentante sindacale nei posti di lavoro battendosi a favore degli operai. Una volta andato in pensione, fondò il centro di documentazione Iskra in via Lincoln, ispirato alla lotta, alla solidarietà internazionale e alla libertà d’espressione.
Quella volta con Salvini
Tra le azioni di protesta più eclatanti, quella della primavera del 2019, in piena campagna elettorale per le amministrative. A Carpi arriva Matteo Salvini, il leader della Lega, per trainare il centrodestra. Umberto Fazzi sale sul tetto di corso Alberto Pio, per manifestare il proprio dissenso. Ma “Umbertino”, com’era soprannominato, era anche un artista e la sua sensibilità si traduceva in poesie raccolte in alcuni libri, come “Un abbraccio impazzito d’amore” (Edizioni Sensibili alle foglie) e “Scrutando il cielo l’azzurro parla” per Memoriainchiestalotta.
Il ricordo dei compagni
«Quando si parla di vita intensa, non possiamo non parlare del compagno e fratello Umberto Fazzi. Poeta, pittore, operaio da sempre, nato a Massa nel 1948 e attivo politicamente dal 1968 – è il ricordo commosso dei “compagni” del circolo Iskra –. Fondatore del circolo Linearossa e animatore del Centro di Documentazione Iskra. Ci incontrammo la prima volta una sera di "Notti rosse" a Casalgrande, e fu feeling a prima vista. Uomo semplice e genuino come il buon vino, determinato e tenace. Per lui la lotta era tutto, un modo di vivere e di essere, il suo stesso respiro. Ogni giorno, ogni ora, ogni istante era dedicato alla causa, al popolo, agli sfruttati e agli emarginati. Un uomo della vecchia guardia, che ha dato tutto senza chiedere nulla in cambio. E le serate a Iskra, colme di antifascismo, poesia e solidarietà». «Quell'abbraccio che mi donasti l'altro ieri era lo stesso di ogni nostro incontro. Una stretta forte e calorosa che resterà indelebile nel mio cuore. I compagni non muoiono mai», è il ricordo di un altro componente del circolo Iskra.
Anche Carpi Antifascista esprime il proprio cordoglio: «Una vita spesa dalla parte degli operai e degli ultimi. Sempre in prima linea. Ai picchetti, ai cortei, ovunque ce ne fosse bisogno. Ti abbiamo conosciuto così: testardo, ruvido, generoso, sognatore, per sempre innamorato. Ti vogliamo immaginare e ricordare così, su una barricata mentre assalti il cielo, bardato con una kefiah». Il funerale di Umberto Fazzi sarà stamattina, 4 luglio, alle 11 dalle camere ardenti dell'ospedale di Carpi dove i “compagni” porteranno le bandiere rosse e indosseranno una maglietta in suo onore.