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Porte aperte a Conserve Italia: si cercano centodieci lavoratori

di Giovanni Medici
Porte aperte a Conserve Italia: si cercano centodieci lavoratori

Le visite dalle 9 alle 13 nello stabilimento di via San Rocco 420 a Ravarino

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RAVARINO. Porte aperte sabato 5 luglio dalle 9 alle 13 allo stabilimento di Conserve Italia (via San Rocco 420). L’impianto aprirà i battenti per accogliere tutte le persone interessate a un incarico di lavoro stagionale in occasione della campagna di trasformazione del pomodoro da industria.

Il lavoro inizierà nella seconda metà di luglio per concludersi verso la fine di settembre. L’azienda ricerca almeno 110 persone.

La visita e le mansioni

I responsabili risorse umane e produzione dell’impianto accompagneranno gli ospiti in una breve visita della fabbrica fornendo informazioni sulle attività previste, sullo svolgimento delle mansioni affidate agli addetti stagionali e sul processo produttivo del pomodoro.

Nel sito produttivo (dove a pieno regime sono impiegate circa duecento persone) si lavorano ogni anno fino a ottantamila tonnellate di pomodoro conferite dai soci agricoltori delle cooperative locali, materia prima con cui si realizzano prodotti commercializzati in Italia e in oltre settanta Paesi con marchi storici del Made in Italy come Valfrutta, Cirio e Jolly Colombani, oltre che con la marca del distributore. Quello di Ravarino è l’unico stabilimento di Conserve Italia specializzato nella produzione di pomodoro biologico, conferito da tutta la regione.

I profili e i contratti

I profili richiesti per il lavoro stagionale riguardano le attività produttive, tecniche e logistiche nel periodo di massimo impegno dello stabilimento; il personale sarà inquadrato con contratto a tempo determinato stagionale, legato alla durata delle attività di trasformazione.

Il lavoro è organizzato in turni a ciclo continuo e per fare richiesta occorre essere maggiorenni. Non è necessariamente richiesta una pregressa esperienza nel settore. Conserve Italia è un consorzio cooperativo di secondo grado guidato dal forlivese Maurizio Gardini. Associa oltre quattordicimila produttori agricoli italiani riuniti in 36 cooperative e lavora circa cinquecentomila tonnellate di frutta, pomodoro e vegetali in dodici stabilimenti produttivi (nove in Italia, tra cui quello di Ravarino).

Investimenti per oltre sei milioni

A Ravarino da un paio d’anni è entrato in funzione il nuovo concentratore di pomodoro a ricompressione meccanica del vapore, ben visibile con i suoi maxi cilindri nella facciata storica dello stabilimento lungo via San Rocco. È un impianto di tecnologia 4.0 ad elevato rendimento e risparmio energetico e che consente una considerevole riduzione dell’impatto acustico, un intervento fondamentale per la produzione ‘in diretta’ della passata e della salsa necessaria per la polpa di pomodoro. L’investimento è di 6,4 milioni di euro. Lo stabilimento oggi di Conserve Italia (negli anni Settanta era la sede del Consorzio Copar, poi divenne nel 1992 Covalpa con l’acquisizione del marchio Mon Jardin) ha una superficie di oltre 108mila metri quadri, di cui un quarto coperti.

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