Sfrattato “In Vino Veritas” in centro a Modena: «Non pagava l’affitto da mesi»
Cambiata la serratura nel locale che affaccia su piazza Roma, con vista sul Palazzo Ducale. L’avvocato dei proprietari dell’immobile: «Grave morosità del gestore»
MODENA. È stato eseguito lo sfratto per l’attività commerciale “In vino veritas” di piazza Roma, in centro a Modena. La mattina di giovedì 3 luglio, sulla porta del cocktail bar è comparso infatti un cartello che informa dell’avvenuta esecuzione del provvedimento di rilascio. I proprietari dell’immobile insieme al loro avvocato Fabio Benini, all’ufficiale giudiziario e alla polizia di Stato sono intervenuti per informare il gestore del locale dell’esecuzione del provvedimento di rilascio. Non trovando nessuno è stato lasciato il cartello informativo sulla porta ed è stata cambiata la serratura.
«Non pagava da un anno»
L’avvocato Benini informa che «lo sfratto esecutivo è arrivato, dopo ripetuti avvisi, a causa di una situazione di grave morosità da parte del gestore del locale per il mancato versamento del canone di affitto di quasi un anno». «A febbraio – puntualizza l’avvocato – vi è stata la risoluzione del contratto di affitto a causa dello sfratto ed ora è stato eseguito il provvedimento di rilascio. Ora l’ufficiale giudiziario darà un tempo che va dai 15 ai 30 giorni per permettere al gestore del locale di portare via tutti i beni che vi sono contenuti all’interno». Ma da quello che riferiscono alcuni dei suoi fornitori la società di “In vino veritas” ha molti debiti con diverse persone ed è già in atto un pignoramento dei beni.
Il caso dehor
Intanto alcuni testimoni hanno riferito che il titolare del locale ha rimosso e portato via tutti gli arredi e le strutture che componevano il dehor che affacciava su piazza Roma. Un dehor che però, a sua volta, ha avuto una storia travagliata: il titolare del locale ha infatti collezionato nel solo primo anno di apertura più di una quindicina di verbali da parte della polizia locale in quanto la struttura esterna risultava non essere in regola con le concessioni comunali di suolo pubblico risultando così abusivo. Alla fine dell’inverno l’Amministrazione aveva disposto la decadenza della concessione e lo sgombero dell’area occupata dal dehors, con ripristino della situazione precedente. Cosa che però non è mai stata eseguita dall’esercente che aveva inoltre commesso altre violazioni che spaziavano dallo svolgimento di intrattenimenti e attività di diffusione musicale senza autorizzazione, alla violazione del Regolamento comunale per la disciplina delle attività rumorose temporanee, alla mancata esposizione degli orari di apertura e chiusura dell’attività oltre che dell’eventuale giorno di chiusura, dal mancato pagamento del canone patrimoniale di occupazione del suolo pubblico all’installazione abusiva di mezzi o impianti pubblicitari, dal mancato sgombero dell’occupazione di suolo pubblico oltre l’orario consentito alla violazione di ordinanza sindacale per le modalità di svolgimento dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande su aree all’aperto.