Gazzetta di Modena

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L’iniziativa

Una panchina colorata per ricordare Annie e la sua voglia di vita

Daniele Montanari
Una panchina colorata per ricordare Annie e la sua voglia di vita

Gli amici di Serra omaggiano il volontario Artoni, scomparso a novembre. Come “clown in corsia” portava sorrisi tra i malati negli ospedali

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SERRAMAZZONI. Una panchina con i colori dell’arcobaleno, simbolo di pace. Ma anche di gioia di vivere, quella che lui ha dispensato a tante persone, soprattutto a quelle che affrontavano le situazioni più difficili, tra le corsie degli ospedali, con il suo bel sorriso e il naso da clown.

L’idea

Così gli amici di Serra hanno voluto ricordare Annibale Artoni, per tutti Annie, l’infaticabile volontario dell’associazione Vip Modena (i cosiddetti “clown in corsia”) spentosi il 19 novembre 2024 a 68 anni per una malattia inesorabile. La panchina è stata realizzata e istallata dagli amici nel parchetto “Giovanni Paolo II”, dove sono già state collocate due panchine significative, pitturate dagli studenti delle medie: quella rossa contro la violenza sulle donne e quella gialla contro il bullismo e il cyberbullismo. Un luogo frequentato da tanti turisti, soprattutto in questo periodo, che così passando potranno leggere il nome di Annibale e soprattutto il messaggio della targa: “Che la tua bell’anima gentile e generosa ci sia da esempio per sempre”.

Le parole

«Come amici di Annibale volevamo fare qualcosa insieme per ricordarlo – ha spiegato ieri all’inaugurazione Giorgio Badodi, motore dell’iniziativa – ricordare questa persona speciale che ci ha fatto sorridere e ridere, anche tanto. Perché era sempre pieno di vita, e di gioia. Legare il suo nome, la sua voglia di vita, alla pace, ci è sembrato particolarmente significativo in questo periodo. Ringraziamo l’amministrazione comunale che ci ha dato la possibilità di istallare questa panchina in un luogo pubblico. E ringraziamo tutti voi, amici di Annibale, per essere qui così in tanti. Ogni volta che passeremo di qua, manderemo un pensiero a lui. E chi non lo conosceva, leggerà il nome di Annibale e lo legherà a questi colori, che sono sempre belli».

«Grazie a Giorgio, a Claudia, la moglie di Annibale, e a tutti coloro che hanno lavorato a questa idea – ha sottolineato il sindaco Simona Ferrari (presenti anche i consiglieri Alberto Sghedoni e Nicholas Salsi) – l’abbiamo accolta con piacere perché per noi è sempre bello poter valorizzare le persone e legarle anche a un simbolo. Questo crediamo sia il posto ideale per collocarlo perché il parchetto è un luogo di quiete dove si passeggia, ci si rilassa e sulle panchine ci si ferma anche a pensare. Non poteva essere fatta scelta migliore per ricordare Annibale. Era una persona impegnata tanto nel volontariato, che voleva fare qualcosa per gli altri e la comunità. È ciò che anche noi come amministrazione dobbiamo avere sempre a mente, quindi questa panchina che vediamo dal municipio è importante anche per noi, perché ci ricorda quanto sia bello dedicarsi agli altri. Grazie per essere qui cosi in tanti: è l’ulteriore prova di quanto Annibale fosse una persona speciale, che si faceva voler bene».

«Grazie di cuore a tutti – ha detto commossa Claudia, moglie di Annibale – è stato un pensiero bellissimo».