Valentina Casini, morta in uno schianto a 18 anni: un bambino vivrà grazie ai suoi organi
La 18enne aveva acconsentito alla donazione. Il dolore della famiglia: «Siamo straziati, era una ragazza solare, aveva tanti progetti e sogni»
FORMIGINE. Gli organi donati da Valentina Casini hanno salvato la vita di un bambino che aveva bisogno di un trapianto urgente. La 18enne di Magreta è deceduta martedì, 8 luglio, a tre giorni dal terribile incidente accaduto sull’autostrada A1 all’altezza di Cantone di Mugnano, in direzione Bologna. In meno di 24 ore dal decesso, la donazione dei suoi organi è stata provvidenziale per salvare un’altra vita.
La famiglia straziata
A riferirlo è una stretta famigliare: «Era una sua specifica volontà. Siamo una famiglia di donatori e anche lei ha sempre voluto contribuire per aiutare il prossimo. Il suo gesto sarà decisivo per decine di persone in lista d’attesa, tra cui un bambino a cui è già stato fatto il trapianto che ha permesso di salvargli la vita. Nel terribile momento che stiamo vivendo, questa notizia è un raggio di luce che porta un po’ di consolazione». Valentina, 18 anni e una vita tutta da vivere, era «una ragazza solare, aveva tanti progetti e sogni. Si era appena diplomata con il massimo dei voti. Quest’estate sarebbe andata in vacanza con gli amici in Croazia per il viaggio di maturità. Era piena di vita, sempre col sorriso. Aveva già scelto di proseguire gli studi cominciando da settembre il percorso universitario. Era la più piccola della famiglia, la sua scomparsa è un dolore incolmabile. Il funerale sarà l’occasione per riunirci e ricordarla», conclude il famigliare.
Il ricordo
Valentina se n’è andata a pochi giorni dall’esame di maturità, che aveva superato nel migliore dei modi all’istituto Selmi di Modena, dove aveva concluso il percorso all’indirizzo Biotecnologie sanitarie con 100/100. Era molto brava a scuola, a tal punto che a gennaio su Facebook aveva messo un avviso con un’offerta di ripetizioni in materie impegnative come matematica, fisica, inglese, chimica, biologia, diritto e anatomia. Il 18 giugno era stata tra le ragazze del Selmi intervistate da Askanews al termine della prima prova, quella di italiano. Aveva fatto il tema sull’indignazione e il mondo dei social, mostrandosi fiduciosa sull’esito all’uscita, ma lasciando anche un pensiero da cui emergeva la sua forte capacità di riflessione: «Siamo stimolati da così tante informazioni – aveva detto – che a volte non si dà importanza a quelle che ne hanno veramente. Penso al tema dello sfruttamento minorile da parte delle multinazionali, a cui molti non sono interessati. Un aspetto molto correlabile al tema dell’indifferenza sociale».
Era una ragazza sportiva, in passato aveva anche giocato a pallavolo. Lascia il papà Daniele Casini, molto conosciuto a Magreta per la sua falegnameria, e la mamma Monica, insieme alle sue due sorelle più grandi, e gli altri parenti.
Le date dei funerali
L’ultimo saluto sarà nella chiesa di Magreta, e sarà fissato oggi una volta terminato l’espianto degli organi. Il funerale, quindi, sarà o l’11 o il 12 luglio .