Addio a Fausto Chiodi, anima della Maranese e storico sarto del paese
Morto a 93 anni, il ricordo dei figli e dei nipoti: «Sapeva farsi amare dai giovani». Questa mattina l’ultimo saluto nella chiesa parrocchiale di Marano
MARANO. La “sua” Maranese, il mestiere del sarto, la passione per il ballo. «E soprattutto – ricorda la figlia Simonetta – una persona disponibile, capace di farsi volere bene in particolare dai giovani». Questo era Fausto Chiodi, che aveva 93 anni e che è scomparso nei giorni scorsi.
L’amore per la Maranese
In paese, a Marano, era molto conosciuto per la sua presenza fissa a ogni partita della Maranese. Lui, che della squadra del paese era stato giocatore, fondatore e immancabile massaggiatore. In panchina insieme ai rossoblù, sempre pronto a scattare in campo per soccorrere un giocatore infortunato: il secchio d’acqua e la spugna gli “attrezzi del mestiere” nei tempi che furono, lo spray del ghiaccio nelle ultime stagioni passate a “servizio” della squadra. Tuta rossoblù, scritta “Maranese” sul petto. Non c’era partita senza Fausto. Chiodi, oltre a Simonetta, lascia anche l’altro figlio Paolo e i tanti nipoti Enrico, Luca, Filippo, Chiara e Caterina.
La passione per il ballo
«La passione per il calcio, ma non solo – prosegue Simonetta – Era grande amante del ballo anche se aveva smesso dopo la scomparsa della mamma, Olga. Nelle feste di paese, però, veniva sempre coinvolto. Nonostante l’età che avanzava, il suo fisico, da sempre asciutto e atletico, gli permetteva di esibirsi ancora nella “spaccata” o nella famosa “mossa”, che a Marano in tanti apprezzavano e chiedevano simpaticamente».
Il mestiere del sarto
E poi il mestiere del sarto: «Era stato premiato perché la sua era una delle prime attività dell’intera provincia – continua Simonetta – questo per lui era motivo di grande orgoglio. Nella bottega, poi, conservava le varie Coppe conquistate dalla Maranese. Era stato giovanissimo portiere della squadra, poi dirigente, allenatore, massaggiatore. Stava bene con i giovani, era capace di farsi volere bene. Questo gli aveva anche permesso di superare la grave perdita di nostro fratello Luca a soli 16 anni. Una persona per bene, apprezzata in paese per il suo modo di fare».
Nonno amato dai nipoti
Luca, uno dei nipoti, lo ricorda così: «Da nipote posso dire che è stato un grande nonno, mi piace ricordarlo raccontando di quelle scarpette da calcio che mi regalò da bambino, le mie prime scarpette». L’ultimo saluto a Fausto Chiodi si è svolto questa mattina presso la chiesa parrocchiale di Marano.
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