Gazzetta di Modena

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Il lutto

È morto l’imprenditore Luciano Borsari: ha illuminato lo stadio Braglia e il Palapanini

di Mattia Vernelli

	Lo stadio Braglia illuminato, a fianco l'imprenditore Luciano Borsari
Lo stadio Braglia illuminato, a fianco l'imprenditore Luciano Borsari

L’azienda di famiglia fondata nel 1968 realizza impianti elettrici civili e industriali

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MODENA. È scomparso nei giorni scorsi Luciano Borsari, noto imprenditore modenese nel settore degli impianti elettrici industriali. Portano la sua firma gli impianti elettrici che danno luce a grandi infrastrutture della città, tra cui lo stadio Braglia, il PalaPanini, il Mapei Stadium e il Policlinico. Aveva 82 anni e combatteva contro una malattia, che non lo ha mai allontanato dall’azienda, «il suo regno», come racconta la figlia Lorella.

Le parole della figlia

«Era un padre fantastico, sempre con il sorriso in volto. È stato sempre presente in ogni momento della vita, anche quelli più difficili. Aveva una personalità forte – ricorda la figlia – ed era estremamente generoso: anche quando ci si scontrava, metteva sempre davanti l’amore per i propri cari. Era buono e molto disponibile, non l’ho mai visto discutere con nessuno. Ha sempre pensato che il lavoro e la famiglia dovessero essere legati, su questi valori ha posto le basi dell’impresa che tanto amava».

L’azienda di famiglia
L’azienda a conduzione famigliare “Luciano Borsari”, da sempre consociata Cna, è leader nel settore degli impianti e tra le realtà più conosciute del territorio. Nata nel 1968 come ditta individuale specializzata nell’installazione di impianti civili, nel corso degli anni ha allargato la propria attività specializzandosi in tutti i settori dell’impiantistica elettrica e della quadristica. Portano la firma dell'azienda gli impianti di grandi opere, tra cui il lo stadio Braglia, il Palapanini, il Policlinico, gli edifici dell’Università degli Studi di Modena, l’Ippodromo “Ghirlandina” di Modena e il Mapei Stadium di Reggio Emilia. Tra gli storici colleghi di Borsari c’è Mauro Lugli che ricorda con parole sentite e commosse.

Il ricordo del collega e amico Mauro Lugli

«Era un lavoratore infaticabile: fino alla settimana scorsa - racconta Lugli, amico oltre che collega di Borsari – quando non stava più bene, diceva che il suo desiderio era quello di tornare in ufficio. Era generoso con tutti, un lavoratore brillante, pieno di idee. Io l’ho conosciuto più di quarant’anni fa, il nostro legame era unico. L’azienda che ha fondato era il suo grande orgoglio, da colleghi siamo diventati presto amici. Era il padre di tutti, aveva sempre un occhio di riguardo per i colleghi e quando c’era bisogno era sempre pronto per dare una mano. Ci teneva tantissimo a tenere insieme e creare gruppo, attraverso occasioni di convivialità e cene aziendali. Ripeteva spesso che “Noi stiamo attaccati alla Pioppa”, ovvero la Ghirlandina, rimarcando il suo senso di appartenenza a Modena. Ci mancherà tantissimo».


Il cordoglio dell’assessore
Giulio Guerzoni, assessore ai Lavori pubblici del Comune di Modena, esprime «enorme dispiacere e vicinanza alla famiglia, ai suoi colleghi e a tutti coloro che gli erano vicini. L’ho conosciuto durante i miei primi anni nella mia attività di assessore. Era una persona del territorio, un grande imprenditore e molto appassionato al suo lavoro. Oltre che professionale, era anche simpatico: l’ultima volta che l’ho visto mi invitò nella sua impresa a fare un tour e due chiacchiere. A volte chiamava anche solo per sapere come stessi. Tra noi c’era un rapporto di grandissima stima, Modena perde una grande persona», conclude Guerzoni. Luciano Borsari lascia la moglie Marisa Berselli, i figli Lorella e Luca, la nuora Shirley, il genero Claudio, e i nipoti Sofia, Lorenzo e Mattias.

I funerali

L’ultimo saluto al conosciuto imprenditore modenese avrà luogo nel pomeriggio di oggi, alle ore 15.30, presso lla cappella della Casa funeraria Terracielo Funeral Home a Modena, dove sarà celebrato il funerale.