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Il caso

Il dipendente Amazon scopre 6mila euro nel pacco reso: dopo la denuncia scatta la donazione

di Mattia Vernelli

	Lo stabilimento Amazon di Spilamberto
Lo stabilimento Amazon di Spilamberto

L’addetto ha subito segnalato lo strano ritrovamento al capo reparto. Il colosso dell’e-commerce ha informato la polizia locale e dopo un anno, tempo in cui i soldi potevano essere reclamarti, ha regalato la somma al Comune di Spilamberto

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SPILAMBERTO. L’onestà di un dipendente, la generosità del colosso Amazon. Questi i due ingredienti che hanno portato alla donazione al Comune di Spilamberto di 6mila euro. La storia è davvero particolare e inizia con la curiosa presenza all'interno di un cartone di un reso di così tanti contanti. Ma riavvolgiamo il nastro. È il 19 febbraio 2024 quando, all’interno dell’hub di Amazon di Spilamberto, un dipendente fa una scoperta che desta una certa dose di stupore. Tra i pacchi che sta smistando ce n’è uno, potremmo dire, d’oro: dentro ci sono ben 6.325 euro in contanti. Se l’occasione fa l’uomo ladro, come vuole il famoso detto, beh questo non è il caso. Il dipendente, infatti, non ci pensa due volte: va dal caporeparto e segnala l'insolita presenza. I soldi vengono quindi denunciati alla polizia locale, e da lì parte tutto l’iter, con la custodia delle banconote all’interno dell’ufficio oggetti smarriti del Comune di Spilamberto, per un massimo di 12 mesi. Un anno è infatti il tempo in cui il legittimo proprietario può reclamare la proprietà dell’oggetto, cosa però che non è accaduta nel caso in questione. Al 19 febbraio di quest’anno nessuno si è presentato alla porta del Comune: Amazon è quindi diventato proprietario della somma ritrovata. Il colosso americano ha compiuto dunque una scelta rivolta alla comunità, donando i soldi al Comune di Spilamberto.

Il "mistero"

E così è partito un altro iter, quello della donazione, che è capitolato con l’accettazione da parte della Giunta con una delibera. Non è noto da dove provenisse il reso. L’hub di Spilamberto copre infatti una zona di smistamento piuttosto ampia, che va dagli stabilimenti di Piacenza fino a quelli delle Marche. Insomma, non è detto che il disattento ignoto che ha riposto nella scatola i soldi sia modenese, attorno quale per altro scoppia un piccolo giallo: come mai una cifra così smodata dentro a un reso? «Non lo sappiamo – commenta Francesco Vecchi, assessore alle attività produttive – è certo che il sospetto di un’attività “dubbia” da parte del soggetto sorge spontaneo. Ringraziamo Amazon per la donazione, abbiamo subito chiesto loro se avessero qualche predilezione per qualche tipo di associazione, ad esempio volontariato. Ci hanno dato carta bianca, così utilizzeremo la cifra in opere di manutenzione del verde pubblico. Davvero una bella opportunità, un grande gesto di onestà del dipendente e generosità dell’azienda, un regalo che fa molto piacere per le casse comunali».