Boom di truffe a Modena: 428 in un anno segnalate a Federconsumatori, ma si stima che siano dieci volte di più
Marzio Govoni, presidente dell’associazione: «La metà è attuata al telefono e grandissima parte degli abusi telefonici, forse il 90%, viene subita in silenzio dalle vittime per vergogna o per non aver compreso bene i contenuti. Attenti ai numeri sconosciuti»
MODENA. Sono state 428 le persone che si sono rivolte agli sportelli di Federconsumatori perché vittime di truffe nel 2024, senza differenze sensibili di sesso, con la rappresentanza di tutte le fasce d’età ma maggiore presenza della popolazione anziana. Quasi metà delle segnalazioni riguardano le truffe telefoniche (208 complessive). Tra queste le truffe nella vendita di prodotti energetici come luce, gas, acqua e rifiuti (24,53% dei contatti), insieme alle telefonate per contratti telefonici (24,7%).
Nove persone su dieci non segnalano
«Sono queste le aree di maggiore tensione – denunciano Marzio Govoni, presidente di Federconsumatori Modena e Simona Baldaccini, responsabile dello Sportello Sos Truffa, che nella giornata di ieri hanno reso pubblico il report annuale sulla loro attività – e si pensi che grandissima parte delle truffe e degli abusi telefonici (forse il 90%), viene subita in silenzio dalle vittime per vergogna o per non aver compreso bene i contenuti. Noi tutti riceviamo quotidianamente una quantità inverosimile di telefonate da numeri sconosciuti, anche se siamo iscritti al Registro pubblico delle opposizioni. Nel 99% dei casi – continua il presidente – le condizioni contrattuali che vengono dichiarate nella parte iniziale della telefonata, non corrispondono a quelle proposte in sede di registrazione del consenso dove i contenuti vengono dichiarati a velocità stratosferiche».
Non acquistare nulla al telefono
L’invito di Federconsumatori è quello di non acquistare mai nulla al telefono, né prodotti né servizi. Per tipologia di segnalazione di truffa segue poi l’allarmante dato che riguarda gli acquisti di prodotti e servizi in rete: dalle offerte di lavoro fasulle ai prodotti di ogni tipo, con una crescita del commercio di capi di abbigliamento e accessori contraffatti (141 contatti di cui 17 per la segnalazione di prodotti contraffatti). «Purtroppo ci si dimentica dei rischi che a tal proposito corrono soprattutto i nostri giovani, più avvezzi all’acquisto in rete – specifica Govoni – Ci hanno colpito le parole di un ragazzo modenese che ha affermato che «nella mia classe non c’è nemmeno uno con un solo capo originale. Proprio a me dovevano sequestrare una tuta in dogana, denunciarmi e multarmi?”. Del resto – racconta Govoni – come può una ragazza che si è rivolta a noi pensare di acquistare una borsa di Gucci originale a 99 euro quando il prezzo di listino è di 3mila? Questa non può essere classificata come ingenuità. Nei nostri interventi a scuola ai giovani ricordiamo che l’acquisto di merce contraffatta viene punito con sanzioni fino a 7mila euro e l’introduzione nel territorio nazionale di prodotti falsificati, allo scopo di trarne profitto, è punito con la reclusione da 1 a 4 anni e sanzioni fino a 35 mila euro».
Attenti alle truffe informatiche
Tra le truffe più segnalate ci sono anche quelle informatiche, a carattere economico e bancario (18 segnalazioni): tra le vittime in città il caso eclatante di una badante dell’Est Europa che ha perso tutti i suoi risparmi; un giovane modenese al suo primo stipendio truffato tramite sms che apparentemente erano identici a quelli provenienti dal sistema del suo home banking; un’anziana signora che è stata contattata da un finto maresciallo dei carabinieri che, dopo averla informata di essere vittima di una truffa da parte del personale della sua banca di fiducia, le chiedeva aiuto per smascherare i truffatori invitandola a spostare tutti i suoi soldi su un nuovo conto corrente “sicuro”. Infine, c'è anche una buona notizia: agli sportelli di Federconsumatori si sono dimezzate le segnalazioni di truffe e abusi commerciali porta a porta. «Questo grazie alle tante campagne di informazione e all’operato delle forze dell’ordine – conclude Govoni – va però ricordato che lo sportello è coinvolto marginalmente nei fatti più gravi, come i furti operati nelle case, perlopiù a danno di anziani, commessi da falsi tecnici o da falsi pubblici ufficiali».