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Il mistero

Trovato morto in casa con una cintura al collo, non si esclude l’omicidio: chi è la vittima


	A sinistra la porta di casa, a destra la vittima: Raffaele Marangio
A sinistra la porta di casa, a destra la vittima: Raffaele Marangio

Raffaele Marangio, professore universitario in pensione di 78 anni, è stato ritrovato senza vita nella sua abitazione di via Stuffler. Indagini a tutto campo

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MODENA. Un uomo è stato ritrovato senza vita all’interno della propria abitazione. Il cadavere è stato rinvenuto dalla polizia di Stato in via Enrico Stuffler in posizione supina e con una cintura stretta al collo. Il ritrovamento è stato effettuato sabato 26 luglio ma la Procura lo ha comunicato solo oggi 12 agosto.

Cosa è successo

Quel giorno sono state le segnalazioni degli amici a dare l’allarme e a indurre l’intervento degli agenti che, una volta giunti sul posto e acclarata la tragedia, hanno mobilitato il servizio del 118, i vigili del fuoco, il sostituto procuratore della Repubblica, il medico legale, personale della squadra mobile e il gabinetto provinciale di polizia scientifica per effettuare tutti rilievi del caso. La Procura ha avviato indagini a tutto campo «al fine di ricostruire quanto accaduto all’interno dell’abitazione negli attimi precedenti alla morte dell’uomo». È chiaro come gli inquirenti non escludono la possibilità di un omicidio.

Chi era la vittima

Raffaele Marangio era psicoterapeuta e professore universitario di Unimore, in pensione dal 2009. Fino a tre anni fa ricopriva anche la carica di presidente di Aspic Modena (oggi diventata Aspic Emilia), scuola superiore europea di counseling con sede a Modena specializzata in master triennale, art counseling e counseling aziendale.

Il ricordo degli ex colleghi

Questo il ricordo di Aspic: «Con immenso dolore ti salutiamo caro Raffaele. Ti rendiamo onore per avere portato la cultura del Counselling a Modena prima degli anni 2000 e ti siamo immensamente grati per essere stato un modello di umanità e di proattività contagiosa. Con immenso affetto. Fai buon viaggio caro Raf!»