La Maserati “dimenticata” di Juan Manuel Fangio all’asta per 210mila euro: la lasciò in fabbrica a Modena nel ‘66
Nel 1966 il campione parcheggiò la sua 3500 GT negli stabilimenti di viale Ciro Menotti. Tre anni dopo scrisse in una lettera a essa indirizzata: «Mi dispiace di averla lasciata in fabbrica per così tanto tempo. La mia intenzione è di recuperarla presto». Non avvenne
MODENA. La Maserati 3500 GT carrozzata Touring del 1961, auto personale di Juan Manuel Fangio, usata dal pilota durante i suoi soggiorni in Italia e rimasta come egli la lasciò prima di rientrare in Argentina, è in vendita. Scuderia Renania GMBH di Dusseldorf la ripropone a 210mila euro dopo che cinque anni fa ad un incanto di Finarte (base d’asta 475mila euro) non venne aggiudicata. Per rimetterla a nuovo, visto che l’auto necessita di un restauro completo, ci vorranno però tanti soldi.
La storia
Non stiamo comunque parlando di una 3500 GT come le altre. Per cinque anni fu la vettura che il pluricampione usava in Europa: e alla casa di via Ciro Menotti inviava le sue osservazioni, come fosse un collaudatore, trasformando così la vettura in una test-car anche se ufficiosa. Nel 1966 Fangio la parcheggiò alla Maserati di Modena. Tre anni dopo scrisse in una lettera a essa indirizzata: «Mi dispiace di averla lasciata in fabbrica per così tanto tempo. La mia intenzione è di recuperarla presto». Non avvenne. Per altri quindici anni la macchina (all’epoca targata Como) rimase a Modena: Fangio nel 1979 aveva deciso di donarla a due suoi amici, uno dei quali era Guerrino Bertocchi, storico collaudatore Maserati e che però due anni dopo morì in un incidente stradale sul Canaletto. La 3500 GT telaio AM101*1714* “liberata” dal patron della Maserati De Tomaso passò così nel 1981 all’altro amico, che non la toccò mai più e la conservò nella sua collezione privata.
Le condizioni e la base d’asta
La vettura in vendita a Dusseldorf è completa (manca la strumentazione) ma è in cattive condizioni, sia di carrozzeria, di colore grigio e in alluminio, che di interni, rossi. Non è mai stata accesa da 60 anni. Renania la valuta 210mila euro, prezzo comprensivo dei pezzi di ricambio originali donati nel 1981 dalla Maserati al campione argentino (che vinse il campionato di F1 del 1957 su una vettura del Tridente, la 250 F) e della corrispondenza da e per via Ciro Menotti presente sull’auto. La 3500 GT è un’autentica granturismo, non solo veloce ma anche un’auto che privilegia il comfort, il lusso, l’affidabilità e la facilità di guida. Lo stile, dall’indiscutibile fascino, è della milanese Touring che, sfruttando la sua tecnologia battezzata “Superleggera” per la struttura e lamiere in alluminio, firmò nel 1957 una coupè due posti di 4.80 metri. Fu un grande successo, a Modena ne produssero 2mila esemplari e anche clienti molto importanti la vollero, rilanciando l’immagine del marchio in tutto il mondo.