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Stanza singola a Modena? Servono almeno 500 euro: più di Padova, Torino e Verona

di Ginevramaria Bianchi
Stanza singola a Modena? Servono almeno 500 euro: più di Padova, Torino e Verona

La nostra città è settima in Italia per costi: vita dura per gli studenti fuorisede

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MODENA. C’è chi la chiama “città a misura di studente”. Ma a misura di quale portafoglio? A Modena, una stanza singola costa in media 506 euro al mese, più che in molte storiche piazze universitarie d’Italia: più che a Padova (502), più che a Torino (476), più che a Venezia (453) e più che Napoli (445).

L’indagine
Non è Milano, non è Bologna, eppure i numeri raccontano un mercato che non fa sconti. Nella fotografia scattata da Immobiliare.it Insights, mentre in città come Bologna o Napoli la domanda di stanze crolla rispettivamente del 38% e del 47%, Modena resta stabile. Segno che qui l’attrattività tiene, certo, ma anche che la competizione tra chi cerca un tetto resta serrata. E quando la domanda non cala, il prezzo difficilmente scende. Lo sanno bene le matricole di quest’anno, dato che settembre è dietro l’angolo, e con lui il ritorno della caccia alla stanza.

La classifica
Guardando al panorama nazionale, Milano resta la città più cara con 732 euro al mese, seguita da Bologna (632) e Firenze (606). Roma, in certe zone, si ferma a 575. Poi c’è un salto, e compare Trento con 544 euro. Modena si piazza appena sotto, a ridosso della fascia alta, davanti a città universitarie di fama ben più consolidata come Padova, Torino, Venezia e Napoli.
«Se guadagni di stipendio 1400 euro al mese – ha dichiarato giorni fa sulle nostre colonne Marzio Govoni, segretario del sindacato unitario nazionale inquilini ed assegnatari Sunia Modena – come puoi pensare di spenderne 700-800 per l’affitto? Oggi, sotto i 400 euro, non si trova nulla, e sul mercato ci sono solo camere di 15 metri a 600-700 euro, ossia le cifre che un tempo si pagavano per affittare l'intera casa».

Domanda in calo
Al di là della nostra provincia, il contesto nazionale racconta anche di un settore che, dopo anni di corsa, sta tirando il fiato. A Torino la domanda cala del 3%, a Firenze del 6%, a Milano del 13%, a Verona del 20%. Non è il caso di Modena, dove la tenuta della domanda, unita a un’offerta che non cresce a sufficienza, mantiene i canoni alti. Ma nemmeno di Venezia, che va in controtendenza con un +30%, di Genova (+59%) e di Ancona (+77%).

Il costo per gli studenti
Cosa significa, tutto ciò, per uno studente? Significa che la corsa all’alloggio inizia presto e finisce tardi e con qualche compromesso di troppo: più coinquilini, meno metri quadri, quartieri più lontani dal centro. E il centro storico (dove stanno gran parte delle sedi degli atenei) resta, la maggior parte delle volte, un miraggio. Il panorama degli affitti modenesi, e non, è poi un incrocio di storie diverse: studenti, giovani lavoratori, professionisti in trasferta, coppie in cerca di sistemazioni temporanee. Tutti sullo stesso mercato, tutti con lo stesso obiettivo. Ma non con lo stesso portafoglio. E allora, soprattutto in una città che punta a trattenere talenti e attrarre studenti da tutta Italia, il nodo dell’abitare resta il vero banco di prova. Sì, perché a Modena, oggi, ci sono più difficoltà al momento della firma del contratto, che davanti alla cattedra del professore all'università. Le aule possono essere moderne, i corsi competitivi, i servizi efficienti. Ma se il primo scoglio è un affitto insostenibile, il viaggio accademico rischia di fermarsi prima ancora di cominciare.

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