Chikungunya, nove i casi in provincia di Modena: parchi chiusi e disinfestazioni, ecco dove
Le ultime tre persone a cui è stato diagnosticato il virus sono in buone condizioni di salute e non è stato necessario il loro ricovero in ospedale: trattamenti a Carpi, San Prospero e Concordia
CARPI. Sono stati diagnosticati in provincia di Modena tre nuovi casi di Chikungunya. Si tratta di uomo di 61 anni e una donna di 46 anni a Carpi, e una donna di 63 anni a San Prospero. Salgono così a nove i casi complessivi ad oggi, dopo quelli comunicati nei giorni scorsi. Tutti i nuovi casi sono in buone condizioni di salute e non è stato necessario il loro ricovero in ospedale.
Dall’indagine epidemiologica condotta fino ad oggi, ancora in fase di svolgimento, i nuovi casi non sono rientrati da viaggi all’estero. Continuano gli approfondimenti per verificare l’eventuale collegamento coi casi precedenti e la ricerca del paziente zero.
In seguito alla nuova segnalazione, come accade sempre per i casi di Chikungunya, ma anche Dengue e Zika, il servizio di Igiene Pubblica ha immediatamente contattato i Comuni di residenza (Carpi e San Prospero), che hanno già avviato gli interventi di disinfestazione straordinaria, sia adulticidi che larvicidi, così come previsto dal Piano regionale di Sorveglianza e Controllo delle Arbovirosi.
Il punto dell’Ausl
In particolare nell’area del Comune di Carpi, su indicazione dell’Unità di Crisi Regionale (composta da Regione, Ausl di Modena e Comune) partirà già in serata un trattamento adulticida generalizzato, in particolare in tutte le aree verdi e le zone più sensibili alla presenza delle zanzare (viali alberati, aree residenziali con molto verde, zone umide, ecc). L’azione ha l’obiettivo di mantenere circoscritti e sotto controllo eventuali nuovi contagi. La Chikungunya è una malattia virale, trasmessa attraverso la puntura della zanzare tigre, caratterizzata da esordio acuto di febbre e forti dolori articolari e muscolari tali da limitare le attività quotidiane. La malattia non si trasmette direttamente da uomo a uomo, ma solamente attraverso la puntura di una zanzara infetta.
Il periodo durante il quale il virus è trasmissibile attraverso la puntura della zanzara va da circa 2 giorni prima dell’esordio dei sintomi a circa 7 giorni dopo l’insorgenza della sintomatologia (fase viremica). In questo periodo la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri.
Il comunicato del Comune di Carpi
A seguito delle valutazioni effettuate dall’Ausl di Modena, in raccordo con l'Unità di Crisi composta dalla stessa azienda sanitaria e Regione Emilia-Romagna, il Comune di Carpi avvierà da questa sera un intervento straordinario di disinfestazione ad ampio raggio per il contenimento della zanzara tigre, vettore del virus Chikungunya. La decisione nasce nell’ambito delle misure di sanità pubblica attivate in questi giorni per garantire la massima protezione della popolazione e ridurre il rischio di diffusione del virus.
I parchi chiusi
L’operazione interesserà tutte le aree verdi pubbliche della città e delle frazioni, in particolare parchi, giardini, viali alberati e zone di aggregazione, oltre ad alcune aree verdi private raggiungibili dall’esterno. In queste situazioni, ai residenti è semplicemente raccomandato di tenere chiuse le finestre durante i trattamenti. L’attività sarà svolta nelle ore notturne per tre sere consecutive, fino a domenica 17 agosto, e i parchi pubblici resteranno temporaneamente chiusi fino a martedì 19 agosto.
Il sindaco di Carpi Riccardo Righi
«Questa operazione – spiega il sindaco Riccardo Righi – è il risultato di un’attenta valutazione sanitaria e viene messa in campo su richiesta diretta della sanità pubblica regionale, con l’obiettivo di intervenire in modo sistematico ed esteso. Nei giorni scorsi, abbiamo già agito in aree circostanti le abitazioni dei casi confermati o sospetti, con disinfestazioni notturne e trattamenti larvicidi porta a porta di giorno, accompagnati da un prezioso lavoro di informazione svolto dai volontari della Protezione Civile. Anche in pieno agosto, tecnici, operatori e volontari si sono messi a disposizione della comunità, e a loro va il mio sincero ringraziamento».
Il sindaco ha ribadito che la prevenzione resta la chiave in questo genere di situazioni. Proteggersi con repellenti e con dispositivi appositi in casa, evitare qualsiasi ristagno d’acqua e trattare i tombini e le caditoie con prodotti larvicidi sono azioni semplici ma fondamentali. I prodotti larvicidi sono disponibili gratuitamente presso l’Ufficio Ambiente di via Peruzzi. «Grazie alla collaborazione tra cittadini, Comune e sanità pubblica – conclude Righi – possiamo affrontare con serenità ed efficacia questa situazione, sapendo che le azioni intraprese sono il frutto di precise valutazioni tecniche e hanno come unico obiettivo la tutela della salute della nostra comunità».