Caso Amo, la dipendente dovrà pagare 460mila euro: lo ha stabilito il Tribunale
Decreto ingiuntivo emesso dai giudici di Modena per risanare gli ammanchi dalle casse dell’Agenzia per la Mobilità. Licenziato il direttore Daniele Berselli
MODENA. Prosegue a ritmi serrati il percorso tracciato da Andrea Bosi per la messa in sicurezza dell’Agenzia per la mobilità di Modena dopo l’illecita sottrazione di denaro pubblico per la quale è stato aperto un fascicolo in Procura, su denuncia della stessa Società.
Nei giorni scorsi l’Agenzia ha ottenuto dal Tribunale di Modena, tramite ricorso, un decreto ingiuntivo nei confronti della ex dipendente - accusata di aver incassato bonifici indebiti sul conto corrente a lei intestato - che dovrà pagare ad aMo 459.857 euro.
L’obiettivo, in linea con il mandato concordato con i Soci, è recuperare il totale delle risorse pubbliche sottratte, anche esercitando in futuro, qualora sussistano i presupposti legali, azioni giudiziarie finalizzate ad ottenere il risarcimento di tutti i danni subiti. A questo fine è volto anche l’esposto di aMo alla Corte dei Conti in autodenuncia rispetto agli ammanchi riscontrati, depositato dalla Società il 31 luglio scorso.
Per quanto riguarda il riassetto dei vertici dell’Agenzia, è stata trasmessa la lettera di licenziamento al direttore Daniele Berselli, a conclusione del procedimento disciplinare.
“La figura che andrà a sostituire l’ex direttore sarà individuata attraverso una selezione ad evidenza pubblica - dichiara l’Amministratore Andrea Bosi - a garanzia di merito, trasparenza e competenza, come previsto dal Testo Unico sulle Società Partecipate, dal Regolamento delle assunzioni di aMo, e come suggerito dalle buone prassi promosse dall’associazione Avviso Pubblico, di cui l’Agenzia è socia. Di fronte al problema della vacanza temporanea del ruolo, durante i mesi necessari ad indire e completare la selezione (4-6 mesi), aMo si doterà di un direttore pro tempore, per garantire la gestione ordinaria in un momento delicato per il trasporto pubblico, quale quello che accompagna l’avvio dell’anno scolastico. Bosi ha chiesto al Comune di Modena di indicare un profilo adeguato alle necessità dell’azienda per ricoprire provvisoriamente l’incarico”.
“Insieme al Comune e a tutti i Soci si valuterà anche – prosegue Bosi - un ritorno ad un modello di governance più strutturato che possa prevedere una suddivisione di deleghe tra ruoli apicali con diverse competenze, come era previsto prima dei tagli che hanno ridimensionato, e per alcuni aspetti indebolito, la pianta organica dell’Agenzia a partire dal 2016”.
aMo inoltre ha individuato nella figura del Prof. Avv. Giulio Garuti, tramite ricerca di mercato, il professionista che si occuperà di dotare l’Agenzia di un modello 231 di organizzazione e controllo della società. Al suo studio spetterà il compito di redigere l’insieme di regole, procedure e protocolli attraverso i quali la società potrà tutelarsi contro la commissione di reati. Un passaggio particolarmente rilevante in considerazione del volume di risorse economiche gestito all’interno dell’azienda.
“Le azioni intraprese all’interno del percorso per “blindare” la Società esposto e condiviso all’unanimità dall’Assemblea dei Soci – continua Bosi - si inseriscono all’interno di un piano preciso e scandito da passaggi normativamente complessi, nel rispetto sia delle attività dell’Agenzia, in tutti i suoi ambiti, che dei dipendenti. Parallelamente proseguono le indagini giudiziarie per il reato di peculato. Per fare il punto incontrerò il Sostituto Procuratore affidatario del fascicolo insieme all’avvocato Garuti, il professionista che assiste la Società nel procedimento penale. Gli obiettivi di questo percorso sono individuare le responsabilità, recuperare il denaro pubblico sottratto e riorganizzare la Società affinchè fatti del genere non accadano mai più. Va ricordato che l’Agenzia – conclude l’Amministratore - ricopre un ruolo strategico nella progettazione, nell’affidamento e nel controllo della gestione del servizio di trasporto pubblico. Un servizio essenziale di cui devono poter beneficiare migliaia di studenti, lavoratori e pensionati della nostra città e della nostra provincia. Tutte le azioni sovra citate devono esplicitarsi in un quadro di agibilità che garantisca la continuità delle funzioni rispetto a questo servizio strategico per la vita della comunità e per la sostenibilità ambientale”.