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Crack, anche a Modena pipe gratis: le distribuisce Ausl per «prevenire malattie infettive e overdose»

di Manuel Marinelli
Crack, anche a Modena pipe gratis: le distribuisce Ausl per «prevenire malattie infettive e overdose»

L’Azienda sanitaria modenese: «Tutte le azioni in essere sui territori sono monitorate e frutto del lavoro del coordinamento regionale delle unità di strada che da anni garantisce i requisiti di qualità per erogare tali prestazioni». Fratelli d’Italia: «Verificare la legittimità, e le conseguenze legali e sanitarie, della distribuzione»

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MODENA. Prosegue la feroce polemica sulle 300 pipe per il crack distribuite gratis dal Comune di Bologna. Ma anche a Modena chi ne fa uso può ricevere gratuitamente le pipe per fumare. Ma in questo caso, come a Parma, è l’Azienda sanitaria locale ad occuparsene.

«Ridurre i danni»
«Le pipe sterili vengono distribuite a Modena nell'ambito del lavoro dell'Unita di strada che sul nostro territorio l'Ausl affida ad una cooperativa che collabora nella riduzione del danno, con l'obiettivo di contrastare e prevenire malattie infettive e overdose» spiega Ausl.
La medesima situazione accade a Parma, dove l’Azienda sanitaria locale ha distribuito 316 pipe nel 2024. Mentre a Modena il dato non è al momento disponibile. «In particolare, la riduzione del danno è uno dei quattro pilastri che dal 1994 determinano le politiche europee e mondiali sulle droghe, insieme a lotta al narcotraffico; prevenzione; cura e riabilitazione. Dal 2017, la riduzione del danno è prevista dai Lea – livelli essenziali di assistenza – garantiti dal servizio sanitario nazionale. Gli interventi di riduzione del danno sono parte della programmazione regionale, attuata dalle Aziende sanitarie. Tutte le azioni in essere sui territori sono monitorate e frutto del lavoro del coordinamento regionale delle unità di strada che da anni garantisce i requisiti di qualità per erogare tali prestazioni» si legge in una nota di Ausl.

Fratelli d’Italia all’attacco
Dopo lo scandalo scoppiato a Bologna, dove il Comune ha speso 3.500 euro per distribuire 300 pipe, Fratelli d’Italia ha presentato un esposto alla Corte dei Conti contro l’amministrazione bolognese per danno erariale. Le polemiche hanno investito ieri anche Reggio Emilia, dove da anni il Comune eroga il medesimo servizio. Il caso è finito anche in Regione, dove il meloniano Giancarlo Tagliaferri ha presentato un’interrogazione alla giunta per «Verificare la legittimità, e le conseguenze legali e sanitarie, della distribuzione di pipe sterili per il consumo di crack». Per il consigliere di Fratelli d’Italia la scelta di alcune Ausl e di alcuni Comuni, oltre a generare sconcerto fra i cittadini, «rischia di inviare messaggi fuorvianti soprattutto ai giovani». Tagliaferri chiede perciò alla giunta regionale «se fosse a conoscenza delle iniziative di distribuzione di pipe e altri strumenti per il consumo di crack attivate dalle Ausl e dai Comuni di Bologna, Parma, Piacenza e Reggio Emilia e se non ritenga di dover verificare la legittimità, e le conseguenze legali e sanitarie, di queste pratiche, anche alla luce delle denunce già presentate da Fratelli d’Italia in diverse province e di quella annunciata a Piacenza» chiosa il consigliere regionale.