Negozio oscurato da un camper parcheggiato, il cartello dei titolari diventa virale: «Siamo aperti… qui dietro»
La trovata dei gestori della storica bottega di Gaiato (Pavullo): «Non sapevamo come farlo spostare, così l’abbiamo buttata sul ridere. Ora tutti i clienti entrano col sorriso»
PAVULLO. Succede che a Gaiato un camper parcheggiato oscuri l’ingresso di un negozio. Succede che il marito della titolare, non riuscendo a far spostare la casa su ruote, si metta a fabbricare un cartello per combattere contro il suo “nemico” con ironia: «Siamo aperti... oltre il camper (se presente)». Una storia tutta vera che arriva dal piccolo borgo sopra Pavullo, dove la bottega di alimentari è un punto di riferimento per la comunità. Un posto di una volta, dove si respira ancora l’odore del pane fresco la mattina e dei salumi freschi appena affettati. Dove i prodotti artigianali e genuini la fanno da padrone così come la cordialità di chi si trova dietro al bancone per servire una clientela affezionata.
Oltre a doversi confrontare con lo spopolamento e la concorrenza dei supermercati non lontani, oggi lo storico negozio a conduzione familiare aperto da generazioni ha un altro nemico... su ruote, parcheggiato proprio davanti all’attività, che no offusca l’ingresso e la vetrina.
«Da anni è così»
«In realtà la vicenda va avanti da mesi, se non anni – racconta l’ideatore del cartello – Di far spostare quel camper non c’è verso... Allora ho pensato di buttarla in ridere e di fare un cartello con scritto che se si oltrepassa il mezzo, noi ci siamo. Ne ho realizzate diverse versioni, con tanto di frecce illuminate e indicazioni degli orari, a seconda di dove parcheggiava, così che fosse sempre visibile... Tutto è stato ovviamente registrato presso il registro delle affissioni del Comune. È regolarissimo».
La vicenda in tribunale
Dietro la gag si cela però una vicenda che ha anche raggiunto le aule del tribunale. Ma in attesa di risolvere la questione nelle sedi più opportune la casa su ruote è comunque rimasta lì. «Per noi è un danno, ci rende invisibili a chi non ci conosce e magari prosegue. Il cartello l’ho pensato per quello. E ora tutti i clienti entrano facendosi una risata. Insomma, siamo riusciti a tirare fuori un sorriso da una faccenda complicata, in cui ci sono di mezzo anche avvocati e giudici. E penso che questa sia la cosa più bella» continua il marito della titolare. Qualche giorno fa un cliente ha fotografato il cartello e l’ha pubblicato sui social, dove si sono scatenate migliaia di reazioni in tutta la provincia, rendendolo un vero e proprio caso in grado di strappare una risata a tanti. Quindi poco importa se il camper è ancora lì e se ci resterà: per fermare lo spirito dei titolari ci vorrà ben altro. Nel frattempo, il negozio è «aperto, oltre il camper...».