Gazzetta di Modena

Modena

La commemorazione

Pavarotti, l’omaggio e le polemiche: «A Verona allestiscono l’Arena, qui solo fiori»


	L'omaggio di Mezzetti e Paradisi e quello di Negrini
L'omaggio di Mezzetti e Paradisi e quello di Negrini

Nel 18° anniversario della morte del Maestro i sindaci di Modena e Castelnuovo, Mezzetti e Paradisi, hanno deposto un mazzo di girasoli al cimitero di Montale. Il consigliere di Fretelli d’Italia Luca Negrini attacca: «Caro Maestro, meriti molto di più»

3 MINUTI DI LETTURA





MODENA. Un anniversario che suona in tono minore. Il che è paradossale, dal momento che si parla di un tenore. E che tenore. A diciotto anni dalla scomparsa di Luciano Pavarotti, Modena ha scelto il ricordo discreto: due ceste di girasoli, i suoi fiori preferiti, deposti sulla tomba al cimitero di Montale dal sindaco Massimo Mezzetti e dal primo cittadino di Castelnuovo Massimo Paradisi. Accanto a loro, le figlie Cristina e Giuliana, alcuni parenti, il parroco del paese e pochi amici.

La cerimonia

Una cerimonia breve, intima, preceduta dalla messa in San Faustino. Un omaggio raccolto, che ha il pregio della sincerità ma il difetto della misura. Perché intanto, per lui, ci sono città che preparano l’Arena. Parliamo di Verona, dove il 30 settembre è previsto un evento internazionale firmato da grandi nomi: da Laura Pausini e Andrea Bocelli a Luciano Ligabue, Mahmood, Giuliano Sangiorgi, Luca Carboni e Il Volo. Con loro, i maggiori interpreti dell’opera del passato e dell’attualità, come José Carreras e Plácido Domingo, che con Pavarotti furono protagonisti di esibizioni indimenticabili come “I tre tenori”. Ma anche Marcelo Alvarez, Mariam Battistelli, Yusif Eyvazov, Angela Gheorghiu, Carmen Giannattanasio, Vittorio Grigolo; Giulia Mazzola, Francesco Meli, Fabio Sartori, Jonathan Tetelman. E nel frattempo qui, nella città natale del Maestro, si terrà un concerto corale organizzato dalla Corale Rossini, il 12 ottobre.

La polemica di Negrini

«Caro Maestro, meriti molto di più di una statua in una via laterale donata da un’altra città. Hai dato a Modena molto di più di quello che hai ricevuto. Noi però continueremo a portare avanti l’idea che nell’anniversario della tua scomparsa ci debba essere una grande festa come quelle che hanno portato il mondo nella nostra città e fatto conoscere Modena al Mondo. Magari in un luogo simbolo che porti il tuo nome e abbia una statua maestosa, così che tutti possano ricordare la tua grandezza».  Ha commentato così la vicenda sui suoi profili social Luca Negrini, capogruppo Fdi in Consiglio comunale.

La voce dei cittadini

E sotto il suo post i modenesi non sono rimasti in silenzio: «Credo che il Novi Sad debba e portare il suo nome, facciamo un referendum tra noi», ha detto qualcuno, facendo riferimento alla proposta che Fratelli d’Italia aveva fatto di dare al nostro parco il nome e il cognome del grande artista; poi bocciata in Consiglio comunale. «Sono anni che non viene celebrato l'anniversario a Modena come sarebbe dovuto al grande Luciano», ha ribattuto qualcun altro. E così, tra le proposte e i rimorsi, resta sicuramente il divario tra le due città. Due modi ugualmente dignitosi di ricordare lo stesso gigante, certo. Solo che, per una in particolare, il Maestro spese cuore e anima. 

Gm.B