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Criminalità

Dà in escandescenza al ristorante Hutsi e poi rischia di farsi investire

di Mattia Vernelli

	L'intervento del 118 e della polizia
L'intervento del 118 e della polizia

Il titolare del locale accanto al parco Novi Sad: «Ho cercato di tranquillizzare i miei camerieri, l’uomo sbraitava e poi si è fiondato in mezzo alla strada»

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MODENA. Ha dato in escandescenza e ribaltato i tavolini di un ristorante. Poi, non contento, si è lanciato in strada e ha rischiato di farsi investire, mettendo in pericolo sé stesso e gli autisti che transitavano in via Molza. È accaduto stamattina, venerdì 12 settembre, intorno alle 10.45 al ristorante giapponese Hutsi, nei pressi del parco Novi Sad. L’uomo responsabile dei gesti violenti si è accanito con i tavolini del locale.

Il racconto

A raccontare quanto accaduto Zan, il titolare: «I camerieri stavano apparecchiando nel dehor, ho sentito dei rumori e sono uscito. L’uomo stava ribaltando tutto, non so perché, ma penso fosse sotto effetto di alcool perché a tratti barcollava. Ho provato a tranquillizzare i miei dipendenti, ho detto loro di non muoversi e di aspettare che il ragazzo si allontanasse. Volevo evitare che qualcuno reagisse e che scoppiasse una rissa, non volevo che qualcuno rimanesse ferito. Il tutto è durato un paio di minuti: dopodiché se n’è andato e si è diretto in mezzo alla strada. Ho visto un autobus inchiodare per evitare di investirlo. Abbiamo chiamato subito la polizia, è intervenuta e ha ristabilito la calma. Eravamo tutti agitati, ma abbiamo subito capito lo stato di alterazione dell’uomo e che era necessario aspettare che se ne andasse».
I soccorsi
Sul posto sono intervenute un’ambulanza del 118, un’automedica per soccorrere l’uomo e la polizia. Solo un grande spavento e tanta agitazione per una situazione che non è degenerata grazie al comportamento dei presenti, che hanno mantenuto le distanze per timore dell’instabilità e di possibili reazioni impulsive da parte dell’uomo. «Abbiamo controllato il dehor e sembra che non ci sia nulla di rotto. L’importante è che nessuno dei presenti, tra cui i miei dipendenti, sia rimasto ferito. Non c’è stata nessuna colluttazione, solo tanta paura», conclude Zan. 

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