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Priolo: «Gigetto è un patrimonio». I cittadini: «Un disastro» – Video

di Mattia Vernelli
Priolo: «Gigetto è un patrimonio». I cittadini: «Un disastro» – Video

Gli automobilisti: «Scesi i tempi di attesa, ma il traffico rimane». Continuano le congestioni di traffico in corrispondenza dei passaggi a livello.

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MODENA. «Quando passa Gigetto è un disastro. La scorsa settimana sono rimasta in coda circa 12 minuti. Un vero inferno». C’è chi spegne l’auto e alza i finestrini per mettersi al riparo dallo smog che si crea nelle lunghe code in via Morane, in corrispondenza del passaggio a livello. Silvia, la cittadina intervistata, sa già quello che l’aspetta quando il semaforo diventa rosso: una lunga attesa, aspettando che si rialzino le sbarre. «Io vivo all’incrocio con via Don Minzoni – continua – e quando passa il treno la coda di auto arriva fino a qui, davanti a casa mia. A Baggiovara è uguale, così come in via Fratelli Rosselli».
La situazione
L’infrastruttura è al centro del dibattito dopo le recenti novità. Con l’introduzione del sistema Scmt (Sistema controllo marcia treno) sulla ferrovia Modena-Sassuolo i tempi di attesa in corrispondenza dei passaggi a livello sono più che mai sotto i riflettori. Si frena, ci si accoda, si contano i secondi, si “saluta Gigetto” e poi si riparte con la propria auto. I lavori sono recentemente terminati: i tempi di attesa attuali variano tra il minuto e mezzo e i tre. Meno, quindi, rispetto ai 4 minuti (e anche di più) dei giorni successivi al completamento del cantiere, che avevano paralizzati intere aree della città.
I cittadini

Incontriamo Mariola Kiuc in via Morane in sella alla bicicletta, è ferma da diversi minuti con gli occhi fissi sul semaforo rosso: «Spero che i tempi siano realmente cambiati perché negli ultimi mesi ho organizzato la mia routine in base a Gigetto, per schivare le code. Abito nei pressi del Policlinico, e quando devo uscire in auto cerco di evitare gli orari di passaggio del treno. Altrimenti, devo considerare almeno un quarto d’ora in più negli spostamenti. Spero che abbiano risolto». Emilio Bastia percorre quotidianamente via Morane: «I tempi variavano dai 6 ai 7 minuti, almeno fino a qualche giorno fa, mentre ora ho notato che la situazione è migliorata. È un vero disagio per gli abitanti di questo quartiere, e per tutti gli automobilisti che perdono tanto tempo in coda nei in diversi punti della città. Oltre al problema della viabilità, le criticità sono di carattere ambientale: lo smog che respiriamo su questa strada è insostenibile».
Pareri positivi
Valeria De Flavis spende parole positive per l’infrastruttura: «La situazione è migliorata. Prima l’attesa era di un quarto d’ora, dopo il cantiere è scesa a un paio di minuti. Fino a pochi giorni fa, con il treno in arrivo da Sassuolo, le sbarre rimanevano abbassate fino a quando il treno non tornava indietro. Oggi invece, mentre il treno è in stazione a Modena, le sbarre vengono rialzate. Quindi, ci sono due interruzioni a stretto giro, ma di pochi minuti».
L’assessora Priolo
Dopo l’acceso dibattito delle ultime settimane, che ha visto la “bocciatura” dell’infrastruttura da parte del sindaco Mezzetti, l’assessora regionale alla Mobilità Irene Priolo difende strenuamente Gigetto: «Le tematiche inerenti la tratta Modena-Sassuolo saranno affrontate in maniera specifica e approfondita insieme ai territori nell’ambito della discussione sul nuovo Piano regionale integrato dei trasporti. In generale, quando parliamo di un’infrastruttura su ferro, credo sia sempre un peccato pensare a una sua dismissione: è un patrimonio che va valutato con attenzione, tenendo conto delle esigenze locali, delle prospettive di sviluppo della mobilità sostenibile e delle opportunità di potenziamento dei collegamenti, senza tralasciare gli impegni contrattuali esistenti. L’obiettivo deve essere quello di individuare, insieme alle comunità interessate, la soluzione più efficace e utile per i cittadini, salvaguardando quanto più possibile l’investimento pubblico già realizzato e la valenza ambientale del trasporto ferroviario, valutando le soluzioni più adeguate alle esigenze della tratta urbana, compatibilmente con gli sviluppi normativi e tecnologici.